Nel corso della tre giorni organizzata in occasione della visita della delegazione del Mar Morto - composta Liat Koren Litvinoff, vice Chief Executive Officer of the Economic Development Company of the Tamar Regional Council e Inbal Maimon, financial advisor of the Tamar Council and the leading advisor of regional and local enterprises - l'Ente Parco ha pianificato una serie di incontri con gli amministratori e gli operatori turistici locali al fine di gettare le basi per un proficuo processo di scambio di buone pratiche sul tema della gestione dei flussi turistici.
Pur nelle differenze, tanti i punti di contatto tra le due realtà come ad esempio il numero limitato di residenti ma importanti flussi turistici e la presenza di emergenze ambientali meta di un turismo outdoor. Nella Zona del Tamar come nelle Cinque Terre, esiste una fitta rete sentieristica e peculiarità morfologiche, di grande richiamo per i"malati di adrenalina". Altro terreno di scambio tra le due località potrebbe essere infatti la creazione di un circuito tra le competizioni legate al trail running come ad esempio la Gran Fondo e la Mezza Maratona del Mar Morto, e Lo SciaccheTrail (in programma a Marzo nelle Cinque Terre). Molto apprezzato dalla delegazione il progetto di Volonturismo promosso dall'Associazione Save Vernazza e il nuovo Marchio di Qualità Ambientale per le strutture ricettive e di ristorazione, nato al fine di alzare il livello di qualità del servizio anche in termini di compatibilità con la salvaguardia dell'ambiente e delle risorse naturali.
La capacità di controllare e ridurre gli impatti ambientali legati all'attività turistica ricettiva è infatti un requisito essenziale per garantire il mantenimento dell'attività stessa nel territorio del Parco.