"Innanzitutto voglio ringraziare tutti coloro che nelle ultime stagioni hanno lavorato per lo Spezia, perché all'arrivo di Gabriele Volpi questa società era oltre la centotrentesima posizione nel panorama italiano, mentre oggi siamo arrivati ad occupare la casella numero 28 e non credo siano tante le società che siano riuscite a compiere una scalata del genere. Devo ringraziare veramente tutti, siamo arrivati a giocarci un posto nel massimo livello del calcio italiano, sicuramente avremmo potuto fare ancora meglio in questi anni, ma bisogna dire che poteva andare anche molto peggio. Tuttavia ora siamo qui perchè vogliamo cambiare il nostro cammino, crescere, ma in maniera differente rispetto a quanto fatto sino a questo momento, rafforzandoci per diventare sempre più solidi, in modo da poter arrivare a competere per traguardi superiori. Io non credo nei miracoli, la programmazione è fondamentale per raggiungere determinate mete e la società deve essere forte sotto tutti i punti di vista, non solo sul campo, ma dall'area amministrativa al marketing, cercando di entrare sempre più nel tessuto del territorio, anche costruendo un fun shop, fino ad arrivare al settore giovanile, il quale deve esser sempre più importante per il futuro di questa società e per il quale metteremo mano per creare anche un nuovo campo dove i ragazzi possano allenarsi e crescere. Inoltre non dobbiamo mai dimenticarci dell'importanza di svolgere anche attività sociale, perchè non dobbiamo solo cercare di creare nuovi campioni, ma dobbiamo offrire uno spazio ai ragazzi del territorio, volto all'integrazione, alla condivisione ed alla crescita nel rispetto dei valori più sani. Per quanto riguarda la prima squadra, noi siamo sicuramente soddisfatti di aver concluso all'ottavo posto in campionato, approdando ai playoff, ed ora l'obiettivo è quello di rafforzare la nostra posizione, ma la A non deve essere un'ossessione, perchè bisogna fare le cose giuste, nella maniera e nei tempi giusti , non lasciandosi andare a spese folli, dato che al momento se la A verrà, saremo di certo tutti contenti perché tutti vogliamo vincere, ma non è un obiettivo primario nel presente. Lo Spezia del futuro deve essere una giusto mix di giovani e di giocatori di esperienza, ma al momento non abbiamo ancora deciso chi sarà il nuovo direttore sportivo, ogni momento è quello buono per chiudere, ma appena avremo scelto, lo comunicheremo senza ulteriori attese. Il nostro obiettivo è affiancare un giovane ad un uomo di esperienza, non solo sul campo, ma in ogni ruolo della società e dello staff tecnico. Devis Mangia ha fatto un ottimo lavoro, così come Romairone, sono arrivati per la prima volta ai playoff e noi tutti li ringraziamo immensamente per quanto fatto, ma ora siamo pronti per fare un ragionamento nuovo, lavorando su un progetto che possa svilupparsi nell'arco dei prossimi tre anni. Bjelica porterà il suo viceallenatore, ma in panchina ci sarà anche Pietro Fusco, perché è importante che ci sia una persona della città che agisca in prima persona nello staff tecnico. Per quanto riguarda la rosa, stiamo facendo le opportune valutazioni, perché questa è una ditta che deve avere un utile, non può solo comprare e buttare soldi, ma la Social Sport deve si comprare, ma deve anche poter vendere giocatori, creando buone plusvalenze che possano portare liquidi e solidità alla società e l'obiettivo è quello di produrre giocatori e mandarne almeno due all'anno in categorie superiori. A tutti i tifosi e alla gente della Spezia chiedo di stare vicini alla squadra, perché non siamo il Milan o la Juventus, magari un giorno ci diventeremo, ma io garantisco che tutta la gente che lavora per lo Spezia darà sempre il massimo per questa maglia e chi non è pronto per fare questo sacrificio, meglio che non venga nemmeno in ritiro. Si può giocare bene o male, non è facile avere sempre continuità, ma quello che voglio io è che i giocatori che arriveranno nel Golfo dei Poeti diano tutti se stessi, dopo di che buona fortuna a tutti. Ad ogni modo i giocatori verranno scelti solamente dal tecnico e dal direttore sportivo, non voglio che qualcuno creda che io spinga per un mercato fatto di giovani talenti croati, perchè noi siamo qui per fare una squadra con un budget determinato, prendendo giocatori europei, bravi e con costi nella norma. Non voglio parlare di cosa è successo ai ragazzi del U21 croata arrivati alla Spezia nella scorsa stagione, loro erano titolari nella nostra nazionale, ma l'esperienza alla Spezia non è stata esaltante, tuttavia quello che posso dire è che un Messi di 18 anni non va ne a Spezia ne Rijeka, ma possiamo contare ugualmente su giovani promettenti, i quali devono essere aiutati a crescere con pazienza e fiducia. Non possiamo aspettarci che un giovane, anche se viene da un vivaio importante, possa fare sistematicamente la differenza e trascinare la squadra nella massima serie, ma anche sotto questo punto di vista il nuovo ruolo di Pietro Fusco sarà fondamentale, perchè sarà il verò collante tra prima squadra e formazione primavera, dato che queste due realtà sono decisamente diverse e non è detto che un calciatore bravo in Primavera sia bravo anche in Prima Squadra : dobbiamo aiutare a crescere i Ciurria del nostro settore giovanile, con pazienza e lavorando nella maniera giusta".