Per il quarto anno consecutivo, Fondazione Carispezia affianca Fondazione Tender to Nave Italia nella realizzazione di progetti che consentono a ragazzi portatori di disabilità psicofisiche e adolescenti resi fragili dal disagio familiare o sociale di vivere il mare da vicino, navigando a vela per cinque giorni su Nave Italia, il più grande brigantino a vela del mondo, il cui equipaggio è composto da personale della Marina Militare. TtNI rende il veliero disponibile a tutti gli enti non profit che vogliano utilizzarlo per raggiungere obiettivi di miglioramento della qualità della vita dei beneficiari, di educazione o formazione, di riabilitazione.
Obiettivo della Fondazione Carispezia è di dedicare ciascun intervento annuale ad una delle associazioni non profit presenti sul territorio della provincia della Spezia. L'esperienza degli anni passati ha infatti dimostrato come la straordinarietà del contesto e la ricchezza delle risorse in esso contenute abbia portato benefici in grado di incidere nel percorso di vita dei partecipanti.
Il gruppo che salirà a bordo di Nave Italia, dal 21 al 25 agosto, sarà formato da 14 persone con disabilità intellettiva, accompagnate da 3 operatori, dalla responsabile dell'Associazione Polisportiva Spezzina Disabili, dalla psicologa referente del progetto, e da un volontario che avrà il compito di realizzare un cortometraggio dell'esperienza.
I partecipanti, di età compresa tra i 25 e i 50 anni, si conoscono da lungo tempo, frequentano centri di socializzazione diurni e residenziali e hanno condiviso esperienze sportive, tra cui anche la partecipazione a giochi nazionali, europei e mondiali Special Olympics.
Come per ogni progetto di Nave Italia, sono previsti un "prima" e un "dopo" la navigazione sul brigantino. L'intervento non si esaurisce, infatti, con il periodo di permanenza a bordo, ma viene anticipato da momenti di preparazione e seguito da attività di elaborazione dell'esperienza vissuta. Una volta sul veliero, i 14 membri "aggiunti" dell'equipaggio di Nave Italia svolgeranno - guidati dagli operatori - diverse attività educative e marinaresche, collaborando alle operazioni di conduzione della Nave, in modo tale da riscoprire in se stessi capacità dimenticate o mai rivelate.
Tra le finalità principali del progetto A vele spiegate: un viaggio verso l'autonomia ci sono in primo luogo il rafforzamento del rapporto di collaborazione all'interno del gruppo, la crescita dell'autostima, dell'autonomia e il miglioramento della qualità della vita.
La navigazione a vela è unica per efficacia nell'insegnare regole di convivenza, rispetto degli altri e dell'ambiente, limiti e pregi di ciascuno e di se stessi. Un'efficacia che può essere misurata con indicatori, come il livello di autostima, che la vita di bordo è in grado rapidamente di modificare. I progetti su Nave Italia seguono una metodologia scientificamente rigorosa che utilizza sistemi di
valutazione specifici, come il test TMA di Braken per la misurazione degli effetti del progetto sull'autostima delle persone e questionari di gradimento dell'esperienza espresso dai partecipanti.
Fin dall'inizio, l'adesione della Fondazione Carispezia alla missione di TtNI è stata così sentita tanto da farsi portavoce in Acri (l'organizzazione che rappresenta le Casse di Risparmio Spa e le Fondazioni di origine bancaria), arrivando a coinvolgere, nel 2011, oltre una ventina di Fondazioni in progetti a bordo del brigantino Nave Italia.