In particolare apprezziamo e condividiamo l'invito a puntare sulla qualità, a superare il "particolare", a mettere a fattor comune le competenze di ciascuno, a ragionare in termini di rete con un ottica che superi l'ambito del singolo territorio comunale.
Per quanto a qualcuno possa sembrare strano, o perfino stravagante rispetto al contesto economico attuale, bisogna avere il coraggio di affermare la centralità della cultura, non solo per la crescita personale e civica della comunità, ma anche sotto il profilo della crescita sociale ed economica.
Pensiamo che la salvaguardia e valorizzazione delle caratteristiche peculiari del nostro territorio, la valorizzazione delle emergenze storico culturali, il miglioramento delle condizioni ambientali, rappresentino un insieme di obiettivi centrali per garantire contemporaneamente un'elevata qualità di vita dei cittadini, una condizione adeguata di attrattività verso la città e occasioni di crescita dell'occupazione .
Il legame traterritorio, cultura, turismo nel nostro territorio è fondamentale: i tre elementi sono legati a doppio filo tra di loro. L'indebolimento di uno dei tre ha necessariamente ricadute negative sull'intero sistema.
Del resto, è di questi giorni il dato – fornito dalla Regione – secondo cui cresce la quota di persone che visitano la Liguria per motivi culturali: nel 2012 arriverà al 40%.
Apertura di credito all'assessore Del Prato, perciò, e offerta di collaborazione da parte del nostro sistema cooperativo.
Ci sono sul territorio intelligenze ed esperienze già collaudate nelle nostre imprese e, senza pretendere primazie, ma anzi sempre aperte a più larghe intese collaborative, le cooperative sono abituate a fare rete: penso alle risorse importanti messe a diposizione dalla cooperazione tra consumatori, alle cooperative culturali e a quelle turistiche, per arrivare alle cooperative che nel settore agroalimentare e della pesca sono impegnate a salvaguardare e promuovere le nostre tipicità.
E' il momento di superare ogni residuo pregiudizio e di mettersi in gioco tutti, superando gli stereotipi – a torto o a ragione – spesso attribuiti agli spezzini: del resto, non si deve a uno sprugolino ma a Talete il motto secondo cui "il modo più facile di sopportare una disgrazia è vedere un nemico stare peggio".