Migliorare l'assistenza sanitaria per i detenuti per garantire risposte ai problemi della salute, sia di chi è in carcere, sia delle persone che ci lavorano.
E' questo l'obiettivo del programma regionale della salute nelle carceri liguri per il triennio 2014-2016 approvato dalla Giunta regionale e presentato quest'oggi dall'assessore alla salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo, presente il Provveditore dell'amministrazione penitenziaria ligure, Carmelo Cantone, alle organizzazioni sindacali degli agenti penitenziari e alle associazioni di volontariato che operano nelle carceri della Liguria. Un programma frutto del lavoro tra il dipartimento regionale della sanità, le aziende sanitarie e l'amministrazione penitenziaria per garantire risposte concrete alle esigenze di salute nelle carceri. "Dobbiamo soprattutto tenere conto – ha spiegato Montaldo – che le carceri liguri godono di un primato poco felice con un numero di tossico-dipendenti superiore alle media nazionale. Se infatti in Italia il 35% della popolazione carceraria è tossico-dipendente, in Liguria siamo intorno al 50%". Oltre al problema della tossicodipendenza vi è anche quello della salute mentale e dei detenuti con una doppia diagnosi e cioè portatori di piu' di una patologia, in almeno 6 casi su 10. "Vi è poi – ha continuato Montaldo – il problema della presenza dei detenuti stranieri che ammonta al 50% della popolazione detenuta e che ci dice come sia importante entrare in contatto con tale utenza che spesso in carcere prende atto della proprie patologie per la prima volta. A questo si deve aggiungere la necessità della prevenzione che rientra in un processo di crescita della popolazione detenuta per fare in modo di evitare un ritorno nel circuito".