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Grinta Tarros, la resa arriva solo alla sirena

I pronostici erano tutti a favore del Bra e alla fine sono stati rispettati, ma la Tarros ha avuto il merito di rendere la vita difficile ai cuneesi e di tenere alta la suspance sino alla fine, dopo aver riaperto una partita che a metà del secondo quarto avrebbe potuto facilmente incanalarsi a favore degli ospiti, trascinandosi poi nell'anonimato sino al 40'.

Dal -19 della metà del secondo quarto al -2 della metà dell'ultimo: stanno in questi numeri, "picchi" e sintesi di un match intenso e ricco di emozioni, i due volti della Tarros. C'è la Tarros che dal 10' al 16' subisce tutta la forza d'urto della corazzata piemontese che, facendo anche vedere azioni di grande basket, piazza canestro dopo canestro e si porta avanti di ben 19 lunghezze, poi c'è la Tarros che riesce a recuperare punto su punto, sino quasi ad annullare lo svantaggio, credendo, e facendo credere davvero ai propri tifosi, che l'impresa si può davvero fare. Due volti di una squadra che ha nella grinta e nella determinazione la propria forza e che coach Mori spiega così: "Dall'esterno possono sembrare molto strani questi nostri exploit, in positivo e in negativo, in realtà sono quasi "fisiologici" per una squadra come la nostra, con tanti giovani, al cospetto di formazioni forti ed esperte come il Crocetta o il Bra, solo guardando alle ultime due partite. Se troviamo la continuità per tutti i 40' del match possiamo davvero toglierci delle soddisfazioni. Comunque sono contento per quanto abbiamo fatto oggi, ho visto anche molti passi in avanti da parte di diversi ragazzi".
Certo un po' di dispiacere per una vittoria forse insperata che ad un certo punto è sembrata raggiungibile, ma nessun rammarico nelle parole di Presidente Danilo Caluri: "Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, più di così era davvero impossibile. Penso che alla vigilia in molti non si sarebbero aspettati una partita del genere. Siamo stati bravi a provarci sino all'ultimo, complimenti a tutta la squadra."
Complimenti che arrivano anche dagli avversari, oltre che dai tifosi che hanno condiviso il sogno della rimonta, trascinati da una squadra che ci ha sempre creduto, anche quando il punteggio e l'apparente facilità di gioco degli avversari sembravano lasciare pochi margini. Ma la Tarros, lo ha dimostrato anche stavolta, è squadra che non si dà mai per battuta, sino alla sirena. La cronaca del confronto con i ragazzi di Lazzari ne è la riprova

 

Il quarto iniziale del match si può dividere in due parti: la prima appannaggio dei padroni di casa, la seconda degli ospiti che recuperano il -5 inflitto loro dalla Tarros e chiudono la frazione avanti di 6 punti. Il secondo tempino è tutto di marca bianco-blu: a metà frazione gli ospiti "doppiano" i padroni di casa, 18-36; il massimo vantaggio cuneese è un punto più in su ed arriva al 16, +19, poi la Tarros si riscuote. Al riposo va sul -14, ma la riscossa è iniziata e si concretizza al ritorno sul parquet: per 4' gli spezzini monopolizzano l'incontrano e si rifanno sotto: il recupero a metà campo e canestro di Pipolo che valgono il -6 sono l'emblema dello spirito di una squadra che non si arrende e che crede nel riaggancio. Per il resto del terzo quarto le due formazioni giocano punto su punto, ma l'ipotesi riaggancio sembra concretizzarsi a metà dell'ultima frazione quando la tripla di Pipolo vale il -2. Tra il sogno e la realtà resta solo un ultimo passo, ma la grinta della Tarros deve fare i conti con l'esperienza e la precisione al tiro degli ospiti che piazzano qualche canestro pesante e, nell'ultimo minuto, quando ormai i bianconeri devono arrendersi all'evidenza, mettono qualche sigillo in più alla vittoria, rendendo il risultato numericamente più netto. Alla sirena il tabellone segna: 69-83, di nuovo, e definitivamente, + 14 per gli ospiti, come alla fine del secondo quarto. Ma in mezzo c'è tutta la grinta, la determinazione e la voglia della Tarros che ha rimesso in discussione il risultato, dimostrando di essere in grado di recuperare anche al cospetto di un'ottima formazione che ha visto la vittoria messa in discussione sino all'ultimo. Nel mezzo c'è tutto il potenziale di una squadra che sta crescendo e sta acquisendo consapevolezza nelle proprie capacità. Manca solo l'ultimo passo, la continuità per 40', anche contro grandi avversarie, e il risultato può concretizzarsi.

Prossima opportunità tra una settimana, sempre con il sostegno del proprio pubblico: al PalaSprint arriverà la Zimetal Alessandria, per il primo turno del girone di ritorno.

Tabellino:

SPEZIA BASKET CLUB- ABET LAMINATI BRA: 69-83 (16-22; 30-44; 53-59)

SPEZIA BASKET CLUB TARROS: Giachi 10, Pipolo 15, Manservisi 15, Steffanini 8, Dal Padulo 4, Santoni 11, Fazio 4, Caluri 0, Nebbia Colomba 2, Colombo , Coach: Marco Mori

ABET LAMINATI BRA: Patria 20, Carchia 17, Brezzo 8, Rispoli 10, Borgna 11, Ramponi 6, Tunzi 5, Cagliero 4, Gatto 0, Sales 2 Coach Andrea Lazzari

Arbitri: Francesco Martelli di Rosinano Marittimo (LI) e Giacomo Fabbri di Cecina (LI)

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