Obiettivo del tavolo - si legge nella lettera di convocazione del Ministro - era quello di lavorare alla preparazione del Forum della Cooperazione Internazionale che si terrà a Miliano i prossimi 1 e 2 ottobre e che farà incontrare cittadini, esperti, giovani, attori della cooperazione allo sviluppo con le più alte cariche dello Stato e con i Ministri europei e dei paesi del Sud del mondo. La convocazione di Fiasella al tavolo romano è un riconoscimento importante per il grande lavoro che la Provincia della Spezia ha svolto in questi anni nell'ambito della cooperazione decentrata, soprattutto attraverso l'Associazione ArcoLatino di cui il Commissario è vice Presidente.
"In questi anni - commenta Fiasella - abbiamo portato avanti molti progetti prestigiosi ottenendo ottimi risultati e trattando temi fondamentali per lo sviluppo dei territori della riva sud del Mediterraneo: energia, ambiente, lavoro e formazione professionale. Ogni anno in Palmaria coinvolgiamo i Paesi membri dell'ArcoLatino per trattare le tematiche legati ai consumi energetici ed alla sostenibilità ambientale. In passato abbiamo fatto progetti di cooperazione con i Centri per l'impiego e recentemente abbiamo ricevuto la visita di una delegazione marocchina per dare avvio al Progetto Med Net Job finalizzato allo sviluppo di nuove strategie di formazione professionale. Nel partecipare al prestigioso tavolo di ieri ho sentito di essere parte attiva di un percorso al tempo stesso reale e morale dentro il quale ho trovato risposte suggestive alle domande che mi pongo ogni volta che la Provincia avvia un nuovo progetto di cooperazione. Mi chiedo sempre quale sia il ruolo della cooperazione oggi e nelle parole del Ministro Riccardi ho individuato una coincidenza di visione. La Cooperazione non può essere una politica marginale ed ho sempre ritenuto che dovesse caratterizzare l'azione politica e amministrativa della Provincia della Spezia. Viviamo un momento di grande timore rispetto alle nuove forme di povertà da cui neanche il nostro Paese è immune. Sono convinto però che saremo più ricchi se continueremo a guardare con attenzione e altruismo alle povertà altrui. La cooperazione deve essere una passione per le persone ed un'occasione di sviluppo per i territori che nel tendere una mano alle comunità più deboli possono rafforzare la loro identità e trovare nuove forme di economia virtuosa. "