Due risultati di rilievo per l'amministrazione del paese rivierasco, che ha fatto della raccolta differenziata "porta a porta" un elemento di eccellenza dei servizi erogati sul territorio e un progetto a lungo termine sul quale puntare per raggiungere l'obiettivo "Rifiuti zero" limitando al massimo la percentuale di spazzatura da inviare in discarica e offrendo nuove opportunità occupazionali sia attraverso la gestione del ciclo di raccolta che con la creazione di un centro di riuso dei materiali recuperabili.
"Purtroppo nella classifica dei Comuni virtuosi stilati da Legambiente – spiega il vicesindaco e assessore all'Ambiente, Luigi Lapucci – figuriamo solo al decimo posto perché le statistiche tengono conto dei risultati ottenuti nel corso dell'intero anno 2012. Avendo attivato il "porta a porta" ad aprile di quell'anno, la percentuale della differenziata risulta così poco oltre il 57, a fronte di un 70% se calcolato sui mesi in cui il servizio è stato realmente attivo. Un risultato che quindi otterremo nel 2013. L'essere comunque i più virtuosi nella nostra provincia e tra i primi dieci in Liguria ci riempie di soddisfazione, anche se sappiamo che dobbiamo ancora migliorare, tant'è che il progetto "Rifuti zero" andrà avanti in maniera graduale fino ad entrare a regime nel 2020".
Senza trascurare che il buon risultato ottenuto nell'incremento della percentuale di differenziata porterà nelle casse comunali un cospicuo contributo economico erogato dalla Regione Liguria agli enti più virtuosi.
Ma una piacevole sorpresa è giunta dallo "Smau", che ha inserito il Comune di Levanto tra i casi di successo: esempi di "come l'utilizzo delle tecnologie digitali può migliorare le prestazioni di un'impresa".
"Per ottimizzare la gestione del servizio relativo alla raccolta differenziata porta a porta – è scritto nella motivazione – il Comune di Levanto ha intrapreso un progetto pilota che prevede l'adozione di una Web Application che, unitamente al portale levanto.ecotrack.it, consente di tracciare in modo facile e veloce i rifiuti recuperati in modo capillare dagli operatori comunali che si occupano del servizio di raccolta. Il fine è monitorare e segnalare eventuali anomalie relative ad uno smaltimento errato da parte del cittadino".
"Qui si tratta di valorizzare l'utilizzo della tecnologia a supporto dei servizi – spiega Lapucci – Noi lo stiamo facendo, consapevoli che l'innovazione apporta benefici in termini di efficienza, di qualità e di risparmio di lavoro. Poi, certo, l'elemento umano resta sempre fondamentale. E anche sulla raccolta differenziata, come negli altri settori, i cittadini devono darci una mano rispettando le regole".