Si è tenuto ieri pomeriggio a Santo Stefano Magra, in uno spazio adiacente la Protezione Civile, l'incontro con l'Amministrazione Comunale, la Prefettura e l'Associazione Delta per congratularsi con gli ospiti del centro di accoglienza migranti del Comune, rispetto ai risultati raggiunti in questo primo anno di permanenza. La struttura gestita da Delta, associazione di mediazione interculturale costituita nel 2012, ospita, dall'agosto scorso, ben 35 ragazzi tra i 16 e i 28 anni, che, nella giornata di ieri, sono stati festeggiati per aver conseguito alcuni la licenza media, altri le certificazioni di lingua italiana e altri ancora l'avviamento al lavoro.
«Viviamo un momento felice nel constatare come tante forze diverse abbiano realizzato tutto questo. È stato ed è un lavoro duro e impegnativo, ma oggi tributiamo a questi giovani i giusti onori per i loro sforzi. Il percorso che faranno non può prescindere dal rispetto delle nostre leggi e della nostra cultura. Dico loro di diffidare da percorsi alternativi, solo questo è il giusto esempio di buona integrazione», così il Viceprefetto Aggiunto della Spezia Carmelo Roberto Pullara.
«Santo Stefano si conferma paese dell'accoglienza. Siamo uno dei comuni dello spezzino con il maggior numero di migranti rispetto alla popolazione. La giornata di ieri è stata importante per tutti noi, ma soprattutto per questi giovani che hanno raggiunto degli obiettivi concreti in meno di un anno. Qui a Santo Stefano hanno cominciato un percorso bisognosi di aiuto, e noi abbiamo accolto il loro dolore, la loro sofferenza, dimostrando che l'Italia è la loro nuova patria. Li abbiamo accolti senza timore, perché Santo Stefano non ha paura di mostrare il suo lato umano. È questo un esempio di accoglienza pura, fuori da ogni pregiudizio, nel rispetto di tutti, a cominciare dalla nostra Costituzione», così Paola Sisti, sindaca di Santo Stefano.
«Come Comune ci siamo occupati di sostenere le spese Inail e le viste mediche, collaborando in convenzione con Delta, mentre di vestiario e attrezzature per il tutoraggio si è occupato MA.RIS», ha dichiarato Chiara Battistini, Assessore ai Servizi Sociali e alla Pubblica Istruzione del Comune di Santo Stefano. Sono infatti una decina i ragazzi del centro che in questi mesi hanno intrapreso un corso di formazione professionale sostenuti dalla Cooperativa MA.RIS, sotto l'attenta guida di Massimo Camaiora, per la manutenzione del verde nel territorio comunale, con l'obiettivo di essere presto assunti. Tre di loro sono inoltre già impiegati con un contratto di lavoro in un negozio di gastronomia di Santo Stefano, lo stesso che rifornisce i pasti giornalieri al Centro di Accoglienza.
«La struttura, nata in emergenza nell'agosto del 2023 grazie al supporto della Protezione Civile, accoglie minori e adulti di varie nazionalità – racconta Grisel Romero Presidente di Delta – Vengono da Gambia, Senegal, Tunisia, Guinea, Mali, Costa d'Avorio, Camerun e Liberia. Sono sbarcati a Spezia, Genova, Massa, Lampedusa e sono stati collocati qui da noi, e nonostante le difficoltà, dovute alle lingue diverse, alla condivisione di spazi comuni, è stato possibile dare loro accesso a diritti fondamentali, dai servizi medici di base alla formazione scolastica e professionale». La voglia di riscatto ha fatto il resto, e tutti loro hanno colto le opportunità che gli sono state offerte. «Si tratta di attività che, in sede di commissione, permetteranno ai ragazzi di accumulare punteggi per il permesso di soggiorno. Alcuni di loro in questi pochi mesi di permanenza hanno preso la patente del Computer e molti da novembre frequenteranno i corsi di qualifica presso Cisita e Ciofs della Spezia», ha aggiunto Agata Faramo, Direttrice di Delta che conclude: «Grazie anche al CPA di Sarzana e alle Associazioni calcistiche del territorio tra cui Follo Calcio e Magra Azzurri».
I ringraziamenti per i risultati raggiunti vanno anche agli operatori di Delta, prima fra tutte Evelyn Boahen mediatrice culturale e "tuttofare" dell'Associazione, insieme a Nessa, Andrea, Gianluca e Alzana che hanno seguito i giovani migranti passo dopo passo, senza abbandonarli a facili tentazioni, e che ieri hanno accolto i "loro ragazzi" con un messaggio che esprime affetto e vicinanza: "We are proud of you!". Nel corso dell'incontro si sono susseguiti anche gli interventi degli stessi "festeggiati" che hanno voluto condividere una loro testimonianza, nella commozione generale dei numerosi astanti, chi parlando a braccio, forte di una padronanza della lingua italiana già consolidata, chi affidando alla lettura di un breve testo la propria storia e le proprie emozioni. «Il presente è un dono. Il futuro è la mia motivazione», è stata una delle chiose più toccanti della giornata.