Malgrado lo stato di agitazione aperto lo scorso 11 Marzo e lo sciopero del 5 aprile, pur avendo registrato dei passi in avanti, il negoziato per il rinnovo del CCNL, scaduto il 31.12.2023, non ha ancora raggiunto un livello adeguato alle aspettative delle lavoratrici e lavoratori.
Le controparti propongono risorse insufficienti per il recupero del potere d’acquisto perso in questi anni dai lavoratori e una normativa inadeguata. Inoltre, ci sono ancora troppi incidenti sul lavoro nei porti italiani dove si continua a morire.
Purtroppo, il comportamento irresponsabile delle controparti, che ha portato a interrompere la trattativa più volte, rappresenta un attacco al contratto collettivo nazionale dei porti, che è invece un elemento regolatore fondamentale del sistema portuale italiano, non solo per le imprese ma anche a garanzia del lavoro. Vogliamo che tutti i nostri Porti abbiano a cuore la salute, la sicurezza dei lavoratori, vogliamo che le controparti rimettano al centro il contratto nazionale di lavoro e lo sviluppo del lavoro di qualità.
Pertanto, nel ribadire l’assoluto bisogno di giungere a più presto alla sottoscrizione di un CCNL che preveda un aumento economico utile al recupero del potere d’acquisto perso dalle lavoratrici e dai lavoratori, la nostra Organizzazione Sindacale ha deciso di proseguire nell’azione lotta proclamando lo sciopero di 48 ore dell’intero settore portuale (dipendenti delle imprese ex. Artt. 16,18 L. 84/1994, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale) nei giorni 4 e 5 Luglio 2024. L’astensione dal lavoro riguarderà tutti i lavoratori degli Artt. 16,18 L. 84/1994 e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale che applicano il CCNL dei Lavoratori dei Porti.
Il Segretario Territoriale Uiltrasporti-Uil
Marco Furletti