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Il Parco Nazionale delle Cinque Terre finalista dell'European Natura 2000 Award 2024 (video) In evidenza

Nella categoria "Conservazione marina" grazie al progetto di reintroduzione delle foreste di alga Ericaria amentacea, serbatoi di biodiversità.

Il Premio European Natura 2000, promosso dalla Commissione Europea, celebra l'eccellenza nella gestione dei siti Natura 2000 attraverso cinque categorie – Conservazione del territorio, Conservazione marina, Comunicazione, Lavorare insieme per la natura, Cooperazione transfrontaliera - valorizzando le storie di successo più significative nella conservazione della straordinaria biodiversità europea.

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è tra i finalisti della categoria Conservazione marina grazie al progetto di reintroduzione marina delle foreste di alga Ericaria amentacea algae, che rappresentano importanti serbatoi di biodiversità, efficaci nella produzione di ossigeno e nell'assorbimento di C02.

Il successo della reintroduzione di questa specie endemica a rischio di estinzione apre la strada a una più ampia ricolonizzazione nelle acque del Mediterraneo.

Gli enti vincitori, uno per ogni categoria, decretati dal voto online riceveranno il prestigioso premio European Citizens' Award.

Il voto è aperto fino al 25 aprile 2024 sulla pagina web dedicata al Natura 2000 Award (https://environment.ec.europa.eu/topics/nature-and-biodiversity/natura-2000-award/natura-2000-award-meet-2024-edition-finalists_en) del sito della Commissione Europea.

 

Il progetto di reintroduzione
Le foreste marine, al pari di quelle terrestri, sono tra gli habitat più produttivi del Mediterraneo che concorrono alla ricchezza di biodiversità, alla produzione ossigeno e supportano importanti catene trofiche. La loro riduzione o scomparsa, dovuta ad impatti antropici e cambiamenti climatici, comporta una perdita critica dei servizi ecosistemici associati. Roc Pop Life è il progetto europeo di restaurazione marina tramite macroalghe del genere Ericaria amentacea algae. Una collaborazione nata nel 2017, giunta alle fasi conclusive (Dicembre 2021) che ha coinvolto diversi soggetti: l'Università di Trieste, capofila del progetto e l'Università di Genova, quattro aree marine protette: Cinque Terre, Portofino, Miramare e Strunjan e mira al ripristino di foreste marine, efficaci nel combattere l'inquinamento.

Grazie al contributo di siti donatori quali l'Area Marina Protetta di Strugnano e quella di Portofino, esemplari di Cystoseira sono stati reintrodotti con successo nelle acque dell'Area Marina di Miramare e delle Cinque Terre.


 

 

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