In mezzo ai giovanissimi, al loro fianco per ascoltarli e supportarli. Con delibera di Giunta n.61 l'Amministrazione Ponzanelli, su proposta dell'assessore alle Politiche e Servizi Sociali, Sara Viola, ha approvato le linee di indirizzo del progetto di “Attività educativa di Strada” rivolto agli adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 15 anni di difficoltà e per i quali il Comune metterà a disposizione operatori di strada che si avvicineranno i ragazzi per ascoltarli, dare loro sostegno e favorire l'inclusione sociale.
“Alla luce di recenti avvenimenti riportati dalle cronache locali, che hanno visto quali protagonisti in negativo alcuni giovanissimi cittadini- si legge nell'atto- si rileva la necessità di uno sforzo ulteriore, volto ad andare incontro a coloro che avrebbero maggior necessità di supporto ma sono inclini – per i più svariati motivi, compresa ovviamente anche l'ignoranza e/o la diffidenza nei confronti di chi si propone di aiutare – a non appoggiarsi in alcun modo alle attività di sostegno offerte dagli Enti e dalle associazioni attive sul territorio”.
Il progetto di “Attività educativa di Strada” prevede un impegno rivolto ai ragazzi in età scolare e va a implementare il supporto socio-educativo, sia in ambito scolastico sia in ambito extrascolastico, che il Comune di Sarzana ha attivato da tempo tramite specifici progetti che vanno a consolidare una rete di sostegno già esistente, come il “centro compiti” e i “campus estivi”.
“Questa iniziativa vuole essere uno strumento concreto per stare vicini ai nostri ragazzi e alle loro famiglie – dichiara l'assessore alle politiche sociali Sara Viola - Siamo convinti che esso possa contribuire fattivamente alla costituzione e sviluppo di una comunità educante volta al benessere dei giovani, per costruire una città più solidale e sicura”.
Il progetto verrà avviato in via sperimentale da sabato fino a a settembre 2024, partirà da una preventiva analisi e mappatura dei fenomeni di aggregazione giovanile spontanea sul territorio e si svolgerà con un “progressivo avvicinamento” dei ragazzi da parte di operatori con specifica formazione, che prenderanno contatto con i giovani da coinvolgere e, con un approccio essenzialmente individuale e/o di gruppo, li interranno via via in un percorso finalizzato principalmente a favorire l'inclusione sociale, prevenendo nel contempo fenomeni che potrebbero altrimenti facilmente sfociare in vero e proprio disagio e devianza giovanile.