Superare definitivamente i malintesi sul tema delle modalità di smaltimento delle carcasse e delle pelli degli animali selvatici oggetto di caccia è fine di cui si deve occupare la politica amministrativa e per primi i sindaci. Occorre avere coscienza che il contenimento del numero dei cinghiali è attività imprescindibile per la sicurezza urbana e la conservazione degli ecosistemi naturali così come occorre garantire un corretto equilibrio tra il numero di capi e la capacità del territorio di assorbire l'impatto che gli ungulati hanno sugli habitat e, pertanto, sull'ecosistema in generale.
Quale sindaco condivido la preoccupazione che una malintesa lettura delle regole di gestione dello smaltimento di pelli e carcasse possa condurre ad una drastica riduzione delle battute di contenimento.
I protagonisti di tali battute sono cacciatori non certo professionisti, in gran numero pensionati che per passione si prestano a operare nelle squadre sempre a proprie spese anche per il conseguimento delle previste abilitazioni. Le squadre mantengono la casa di caccia con gli impianti per la prima conservazione delle carni. Gli eccessi odierni, circa le modalità e i costi non sostenibili di smaltimento delle pelli dei cinghiali, si aggiungono agli altri costi in capo ai cacciatori, rendendo proibitivo per molti proseguire nell'attività di contenimento di cui, invece, le comunità hanno assoluto bisogno.
Non è in dubbio che le pelli e le carcasse animali possono essere smaltite quale rifiuto solido urbano salvo siano affette o si sospetti che siano affette da malattie infettive diffusive.
Condivido l'opinione di Stefano Parodi (responsabile del dipartimento Cultura Rurale di Fratelli d'Italia) quando invita i sindaci a predisporre ambiti di conferimento rientranti nel sistema generale di raccolta dei rifiuti urbani escludendo modalità "speciali" di conferimento complesse e costose (laddove non necessarie).
E questo sarà uno dei temi del nuovo piano di raccolta rifiuti urbani che è in corso di elaborazione nel Comune di Lerici in collaborazione con Acam Ambiente e che sarà realizzato con finanziamento PNRR per 500mila euro.
Leonardo Paoletti
sindaco di Lerici