Sono 46 i nuovi medici di medicina generale che si sono formati nel triennio 2019/2022 e che, nei giorni scorsi, hanno superato l'esame finale del corso di Formazione Specifica in Medicina generale. Dopo il colloquio con la Commissione d'esame, gli attestati sono stati consegnati alla presenza dell'assessore alla Sanità Angelo Gratarola.
"Nelle tesi presentate dai candidati c'è il futuro della sanità ligure – dichiara Gratarola - Si parla di integrazione ospedale-territorio nella dimissione dei pazienti, ma anche della continuità della cura, c'è spazio per il delicato tema dell'appropriatezza prescrittiva e per il burn out in medicina generale. Sono quindi fermamente convinto che il futuro della Medicina e del Servizio Sanitario Nazionale e regionale si basa proprio sul rinforzo del territorio e dell'integrazione con gli ospedali. Attraverso la medicina generale, le case di comunità e tutto ciò che verrà portato a termine già ora e nel prossimo futuro anche nelle aree interne, si genererà una medicina di prossimità liberando in questo modo gli ospedali: i nosocomi potranno così svolgere funzioni per il trattamento delle patologie acute evitando il sovraccarico dei pronto soccorso, fenomeno assai frequente nel nostro paese".
Il decreto legislativo 17 agosto 1999 n. 368 prevede che per l'esercizio dell'attività di Medico di Medicina Generale nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale sia necessario il possesso del diploma di formazione specifica in Medicina Generale. Il diploma di formazione specifica in Medicina Generale si consegue a seguito di un corso della durata di tre anni, riservato ai laureati in Medicina e Chirurgia, abilitati all'esercizio professionale, organizzato ed attivato dalle singole Regioni.
"Complessivamente dal 2020 ad oggi in Liguria abbiamo diplomato 144 medici e a febbraio 2024 ne diplomeremo altri 20. Da qui al 2026 ne formeremo complessivamente 188 - conclude Gratarola - lo sforzo di Regione Liguria è dunque massimo per garantire la più ampia copertura del territorio in un contesto generale di carenza di personale".