Un lavoro di squadra che ha visto impegnata l’amministrazione con un particolare contributo da parte del settore urbanistica-puc che nell’ultimo anno ha lavorato con il team di progettisti diretti dall’Arch. Gino Piarulli. Un lavoro rimasto in gestazione per anni che vede oggi la prima fase di avvio.
Un risultato importante per la nostra comunità, il nostro territorio, le interconnessioni con i territori vicini.
L’attività di pianificazione pubblica comporta una significativa responsabilità in ordine alle più generali questioni dell’allocazione delle risorse, della qualità della vita, della conservazione dell’identità territoriale. Essa si intreccia necessariamente con i temi più ricorrenti nel dibattito pubblico. Per citare solo quelli più rilevanti: lo Sviluppo Sostenibile, il cambiamento climatico, la finitezza delle risorse naturali, la crisi delle ideologie legate alla concezione del progresso infinito. A queste istanze l’urbanistica oggi può e deve dare una risposta efficace.
Fase di importanza strategica è stata di una corretta interpretazione dell’identità e dei valori propri del territorio arcolano.
Arcola appartiene all'ampio bacino storico-culturale noto come "Lunigiana storica", indicata dagli studiosi come la regione che si è formata nei secoli attraverso un lungo susseguirsi di avvenimenti e fatti storici a partire dalla fondazione della colonia romana di Luni nel 177 AC.
Originario avamposto militare durante l’avanzata romana nel territorio dei Liguri Apuani, della “Curte Arcula” si ha attestazione certa già nell’XI secolo come vasto possesso del ceppo obertengo che si estendeva sui versanti a cavallo del crinale collinare che separa la sponda in riva destra del fiume Magra dal lembo orientale del Golfo della Spezia tra gli odierni Fossamastra e Muggiano.
Ascoltando il territorio e testimoniando i valori di sostenibilità di qualsiasi intervento umano su di esso, si è sviluppato questo piano che è stato elaborato in osservanza alla normativa nazionale e regionale e ispirato al nuovo quadro globale per lo sviluppo sostenibile, l’Agenda 2030, agli obiettivi della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e alle missioni ed azioni che lo Stato Italiano ha inteso assumere con il programma strategico post crisi pandemica per la ripresa economica attraverso la doppia transizione verde e digitale del Paese.
Vivere bene nei territori significa non superare i limiti del nostro pianeta:
- assicurare l’accesso universale a spazi verdi e spazi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili;
- raggiungere una neutralità del degrado del suolo (land degradation neutral world), quale elemento essenziale per mantenere le funzioni e i servizi ecosistemici.
Per la consultazione e la gestione del Puc sarà a disposizione lo strumento Gis, un sistema informativo territoriale che renderà il Piano di facile ed intuitivo utilizzo per cittadini e professionisti. Questo elemento ci distingue fra l’altro, all’interno della Regione, come il terzo comune ad aver elaborato il Piano secondo le linee di indirizzo regionali.
Il Piano è uno strumento vivo, perché legge il presente, valorizza il percorso storico, interpreta valori, bisogni, identità della comunità e del territorio.
Inizieranno a breve le ulteriori fasi di coinvolgimento di tutta la cittadinanza (prima fra tutte la fase della presentazione delle osservazioni di cui sarà data ampia pubblicità), delle aziende ed operatori economici, dei professionisti.