Il tracciato ricalca il cammino medioevale della Via dei Monti o de Pontremolo recuperato recentemente, che da Levanto conduce in Lunigiana innestandosi sulla Via Francigena a Pontremoli all’altezza dell’antico ponte del Casotto. Il tratto risultava solo parzialmente provvisto di segnaletica orizzontale bianco – rossa e la Sezione CAI della Spezia, in accordo con la Sottosezione Val di Vara – Riviera, ha programmato una intera giornata dedicata alla manutenzione del tracciato. Al momento tutta la Via dei Monti risulta provvista di segnaletica orizzontale sia sul versante ligure che toscano dove l’Unione dei Comuni della Lunigiana in accordo con il Consorzio “Il Cigno” e la Sezione CAI di Pontremoli sta provvedendo alla sistemazione di idonea cartellonistica, omogenea con quella già posizionata nel tratto Levanto – Brugnato.
Il Consorzio, in accordo con il Comune di Zignago, ha a sua volta programmato la messa in posa di pannelli illustrativi del percorso a Serò e Pieve. Al termine dei lavori il reggente della Sottosezione Val di Vara – Riviera del CAI della Spezia Carlo Mazza ha posto l’accento sulla importanza dell’intervento al quale ne seguiranno altri su tratti specifici che necessitano di idonea sistemazione, anche in previsione dell’appuntamento del prossimo 25 Aprile. In occasione dell’ Anniversario della Liberazione, come tradizione da alcuni anni, viene organizzata una escursione da Brugnato a Pieve di Zignago e ritorno che interesserà nel primo tratto parte della storica Reigada utilizzando i sentieri 141/c e 141 sui quali recentemente l’ Associazione Antichi Sentieri Liguri ha operato interventi di pulizia con asportazione di alcune piante pericolanti.
“Chinà a Reigada….Armuntà a Reigada”. Scendere la Reigada, risalire la Reigada - scriveva Alberto Righetti, indimenticato cultore di storia locale che ricordiamo con stima e riconoscenza - sono due modi di dire che facevano il paio, che si bilanciavano, che s’intrecciavano lungo un cammino fatto di “lastreghi” e di terra, un cammino battuto dai passi di tanta gente e dalle zampe di tante bestie”. L’unica via allora, non dimentichiamolo, in grado di mettere in comunicazione lo Zignago con la piana di Brugnato, la montagna al fondo valle. Chiudiamo con il ricordo commovente e amaro di Righetti dedicato alla “sua” Reigada. “… Oggi essa rimane appoggiata al monte di Serò tale una vecchia scala di legno dimenticata contro il poggio di una fascia abbandonata”. Far tornare a vivere questo antico cammino, fatto di storie umili e di tragedie, è motivo di grande soddisfazione per istituzioni e associazioni con l’obiettivo di contribuire a riscoprire un territorio, la Val di Vara, pieno di storia.