"Il Comune di Monterosso è lieto di informare tutti i cittadini che il Sindaco ha ricevuto una email speciale da parte di Daria, una giovane madre ucraina che ha trovato rifugio nella nostra comunità con la sua famiglia lo scorso anno", così si legge in un post Facebook sulla pagina del Comune di Monterosso.
"Daria, insieme alla figlia Katyusha e alla madre Galina, è giunta a Monterosso lo scorso marzo grazie all'aiuto di una connazionale che viveva già nel borgo. La comunità di Monterosso ha accolto la famiglia a braccia aperte, offrendo loro vestiti, una casa, affetto e sostegno morale, oltre all'opportunità per la figlia di frequentare l'asilo e il campo estivo, e per Daria di frequentare i corsi di lingua italiana.
La lettera, pervenuta tramite mail alla casella di posta elettronica del Sindaco Emanuele Moggia, rappresenta un legame saldo tra l'Ucraina e le Cinque Terre ed è un'ulteriore testimonianza del calore umano e della generosità della nostra comunità.
Daria ha espresso la sua gratitudine per la gentilezza dimostrata verso la sua famiglia dal Comune di Monterosso, ringraziando tutti i dipendenti per le parole di sostegno, i sorrisi sinceri e l'aiuto ricevuti. In particolare, ha espresso la sua riconoscenza per il riparo fornito, l'opportunità per la figlia di frequentare l'asilo e il campo estivo, e per lei la possibilità di frequentare i corsi di lingua italiana. Un ringraziamento particolare è stato indirizzato al Sindaco e al Vicesindaco per il loro costante sostegno.
La sua gratitudine è stata rivolta a tutta la comunità di Monterosso per l'accoglienza calorosa fin dal primo giorno del suo arrivo, per l'aiuto ricevuto per le necessità quotidiane, come il cibo, i vestiti, i giocattoli e le scarpe, ma soprattutto per la sensazione di sicurezza e di sostegno. Un affettuoso saluto è stato infine indirizzato agli amici del Midi Bar, del La Marina, di Emy's Caffè, del Ristorante Ciak e a tutti coloro che hanno contribuito a prendersi cura della sua famiglia.
Siamo orgogliosi di avere una comunità così accogliente e solidale come quella di Monterosso, e speriamo che questo spirito di solidarietà continui a essere il nostro punto di forza.
Daria e la sua famiglia sono ora tornati a Kiev, dove la vita va avanti, ma la loro esperienza a Monterosso rimarrà sempre nel cuore come un esempio di generosità e umanità che ricorda come, in un mondo sempre più complesso, la gentilezza e l'accoglienza possono ancora fare la differenza.
"Grazie Italia, Grazie Monterosso, Grazie amici" conclude la lettera di Daria, una testimonianza commovente del potere dell'accoglienza e della solidarietà umana".