Un programma che servirà a fare luce su quella zona grigia, popolata di senza tetto e persone senza dimora di cui, a oggi, si sa poco sia in termini di numeri e presenza sul territorio che di bisogni e necessità.
Si tratta del programma PRINS (REACT-EU) finanziato in favore del Distretto Sociosanitario della Val di Magra per l'importo di 134mila euro, di cui il direttore Davide Capellari ha informato il presidente del distretto 19, nonché sindaco di Sarzana, Cristina Ponzanelli.
Il programma che prevede iniziative di pronto intervento sociale anche a favore delle persone in condizioni di povertà estrema o marginalità ha, quale obiettivo principale, dare supporto alla rete territoriale dei servizi nella realizzazione di sostegno e aiuto a favore di persone a rischio emarginazione, offrendo loro percorsi personalizzati di orientamento nella rete dei servizi, anche sanitari, nella formazione professionale, nel lavoro e occasioni di socializzazione e innalzamento della propria autostima.
E’ prevista anche l’attivazione di un Centro Servizi in cui a seconda del bisogno sarà attivato un servizio di accompagnamento per la residenza virtuale e il fermo posta.
Per quanto riguarda l'emergenza abitativa il progetto prevede la possibilità di reperire appartamenti o stanze per l’accoglienza, gestiti secondo la modalità del cosiddetto “housing led” mentre nei casi più complessi il primo passo nella filiera dell’assistenza rimarrà il dormitorio della Caritas alla Spezia. La rete di parternariato a cui il distretto farà riferimento e che ha visto manifestare interesse alla coprogrammazione e coprogettazione degli interventi vede la partecipazione della cooperativa sociale Mondo Aperto, Associazione Crescere insieme aps, Cometa consorzio dicooperative sociali, cooperativa sociale Linbergh, cooperativa sociale Gulliver, Impresa sociale Moca Future, cooperativa sociale La Piccola Matita, Associazione Insieme per i diritti dei nostri figli odv.
Ogni situazione, da protocollo, verrà valutata da un'equipe multiprofessionale costituita dal referente del Comune che presenterà il caso, dagli operatori della rete di parternariato e dall’assistente sociale dell’Ambito Distretto Sociosanitario preposto agli interventi di pronto intervento per l’estrema marginalità e senza fissa dimora che interagirà con i servizi dell’ASL.
Il progetto prevede una dettagliata rendicontazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a cura del Direttore del Distretto pertanto gli interventi effettuati dovranno avvenire nell’alveo di quanto previsto dalla linee guida ministeriali.