Il Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in una lettera al comitato “Riapriamo la Scuola della Costituzione” e alla “Rete nazionale scuole in presenza” condivide le preoccupazioni sui dpi a scuola e chiede alle istituzioni e agli educatori di adottare condizioni più favorevoli per limitare l’uso delle mascherine
All’Ufficio del Garante sono arrivate oltre 600 segnalazioni di genitori contrari ai dispositivi in aula.
Il Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza della Regione Liguria Francesco Lalla prende in considerazione le richieste delle associazioni dei genitori di sospendere immediatamente l’uso delle mascherine a scuola per gli alunni sopra i 6 anni. In particolare, fa propria la necessità di un alleggerimento dei dispositivi, vista anche la stagione che permette lo svolgimento all’aperto di una gran parte delle attività didattiche.
All’Ufficio del Garante, di cui è responsabile Dario Arkel, sono giunte oltre 600 segnalazioni contro l’adozione dei dispositivi di protezione individuale da parte degli studenti e Francesco Lalla ieri, in una lettera inviata al “Comitato riapriamo la Scuola della Costituzione” e alla “Rete nazionale scuole in presenza”, ha scritto. «Condivido le perplessità e le preoccupazioni – spiega il Garante – sugli effetti negativi delle mascherine, che rischiano di provocare disagi sia sotto il profilo psicologico sia nelle relazioni interpersonali fra i minori, e ribadisco il mio appello alle Autorità competenti affinché, soprattutto in questa fase dell’emergenza, siano superate alcune prescrizioni e agli Educatori scolastici affinché adottino le misure necessarie per limitare l’utilizzo di questi dispositivi».
Il Garante Francesco Lalla precisa: «Sono convinto, infatti, che un sistema adeguato di areazione delle aule e, dove possibile, l’utilizzo di spazi esterni come cortili o giardini, soprattutto ora che la bella stagione lo consente, siano sufficienti per salvaguardare non solo la salute, ma anche il benessere complessivo degli studenti, come è sancito peraltro dalla Convenzione sui Diritti del Fanciullo. Per quanto riguarda il futuro prossimo sarebbe bene che gli enti e le istituzioni scolastiche ripensino il concetto di spazio dedicato all’infanzia e all’adolescenza promuovendo interventi di edilizia scolastica necessari a migliorare e adeguare gli ambienti e le aule alle esigenze di sicurezza cogliendo le opportunità di finanziamento del PNRR».