"Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo, un momento importante del nostro calendario Civico per "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale", così il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini in apertura del Consiglio Comunale straordinario indetto nell'ambito delle celebrazioni del Giorno del Ricordo.
"Una pagina buia caduta nell'indifferenza e nel disinteresse per troppi decenni nella storia italiana, mentre ad oggi deve essere conosciuta e studiata a partire dalle testimonianze di chi ha vissuto quegli orrori.
La deposizione della corona in piazzetta Martiri delle Foibe è stata molto sentita e toccante proprio per la presenza dei figli delle vittime di quella persecuzione la cui commozione è data proprio da quegli anni in cui la storia delle loro famiglie era caduta nell'oblio. Non possiamo più permetterlo. La presenza doverosa delle istituzioni deve essere anche accompagnata da processi di conoscenza e informazione perché le sofferenze degli istriani, fiumani e dalmati non devono mai più essere dimenticate o sottostimate, e perché rimanga un monito perenne contro tutti i regimi totalitari.
Proprio a garanzia di questo, è stato ripristinato oggi un cartello esplicativo, modificato in chiave storica, per non dimenticare la storia di tante italiane e tanti italiani che furono vittime o riuscirono a scampare miracolosamente a quella che è riconosciuta come una pulizia etnica degli italiani. Un simbolo non una semplice indicazione, perché tutti sappiano che cosa rappresenta per la Città il Villaggio Nazario Sauro, nel quartiere di Mazzetta, costruito con gli aiuti Unrra e consegnato alla fine del 1954, assegnato quasi totalmente alle famiglie dei profughi dell'esodo delle terre d'Istria, Fiume e Dalmazia e dedicato alla memoria di Nazario Sauro, eroe della Grande Guerra e dell'Irredentismo Giuliano-Dalmata."