"Chi minimizza o addiruttura nega l'eccidio delle foibe uccide due volte".
"I massacri e l'esodo dalmata-giuliano sono una pagina di storia che per troppi anni l'Italia ha voluto dimenticare. Qualcuno ha pure cercato di cancellare, ma non esistono morti di serie A e morti di serie B. Il 3 novembre 1991 l'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga si recò in pellegrinaggio alla foiba di Basovizza e, in ginocchio, chiese perdono per un silenzio durato 50 anni".
"E' nostro dovere difendere la memoria di tutti coloro che hanno sofferto o pagato con la vita la sola colpa di essere donna o uomo italiano. Quelle persone meritano ed esigono di essere ricordate. Contro ogni negazionismo".
Lo dice in una nota il deputato della Lega Edoardo Rixi, componente Commissione Trasporti e responsabile nazionale Infrastrutture del partito.