Si allarga il fronte schierato a difesa del mantenimento del punto di primo intervento all’ospedale San Nicolò di Levanto per ventiquattro ore al giorno.
Al fianco del Comune rivierasco e delle istituzioni locali della riviera e dell’entroterra che hanno già manifestato la loro posizione contraria al ridimensionamento del servizio, sono infatti scesi in campo anche gli operatori commerciali levantesi, che, di concerto con l’ente di piazza Cavour, attraverso il consorzio “Occhio blu” hanno lanciato una petizione a sostegno della causa del nosocomio e “chiamato alla firma” tutti i colleghi del comprensorio, sia privati che associati ad enti, pro loco e società di promozione.
“È giusto che anche chi, come noi, opera in un settore economico di grande rilevanza in riviera e nell’entroterra, come il turismo, prenda ufficialmente posizione e rappresenti alle istituzioni l’importanza di disporre sul territorio di servizi di pubblica utilità che consentano di garantire sicurezza e assistenza non solo ai residenti, ma anche alle centinaia di migliaia di visitatori che ogni anno vi trascorrono le vacanze” spiega Elisa Bagnasco, la consigliera comunale (e a sua volte operatrice turistica) che ha promosso l’iniziativa.
“L’obiettivo - aggiunge il sindaco, Luca Del Bello, che ha accolto e sostenuto l’invito - è ampliare ulteriormente il sostegno alla nostre rivendicazioni coinvolgendo anche gli operatori economici di tutto il vasto comprensorio che gravita sui San Nicolò e per il quale il turismo si sta dimostrando una risorsa indispensabile per la sopravvivenza di comunità locali che si trovano in luoghi di straordinaria bellezza ma che risultano fortemente penalizzati dalla scarsità di servizi pubblici e dai precari collegamenti stradali con i maggiori centri urbani della provincia”.
La petizione è disponibile presso l’ufficio Iat di piazza Cavour nei seguenti orari di apertura: lunedì, martedì, giovedì e sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.30. La domenica dalle 9 alle 12.30.
IN ALLEGATO IL TESTO DELLA PETIZIONE