Il Consiglio Comunale di Monterosso. nella seduta dello scorso 10 maggio, conferisce a Liliana Segre la cittadinanza onoraria, quale tributo alla sua condizione di vittima dell’odio razziale e della Shoah, e quale segno di gratitudine per la sua opera a tutela della memoria e in favore della dignità di ogni essere umano, auspicando che le giovani generazioni di Monterossine e Monterossini, illuminate dal Suo esempio, possano “essere sempre quelle farfalle gialle che volano sopra i fili spinati".
Monterosso accoglie dunque nella sua comunità la senatrice a vita Liliana Segre che ha ricevuto la cittadinanza onoraria. La decisione è stata ufficializzata dal Consiglio Comunale, un gesto importante perché, ha detto il sindaco Emanuele Moggia "la sua testimonianza e le sue parole sono vitali per tutti noi. E quando si è chiamati a esprimersi su di lei non credo si possa parlare di maggioranze e minoranze". E infatti il Consiglio Comunale si è espresso all'unanimità.
Moggia spiega come l'idea fosse in cantiere da tempo e non c'è alcun riferimento al fatto che la settimana scorsa dal Comune di Sori era arrivato un no al riconoscimento per la Segre: "Lei - ha ribadito - è un esempio per le nuove generazioni".
La risposta della Segre al Sindaco di Monterosso non si è fatta attendere, infatti nella lettera pervenuta ad Emanuele Moggia si legge “Gentile Sindaco di Monterosso al Mare, è un onore per me ricevere la cittadinanza onoraria della vostra città, che dunque da oggi sarà anche un po’ mia.
Ringrazio dunque Lei e l’intero Consiglio Comunale per questa onorificenza che istituisce fra noi un vincolo sentimentale oltre che democratico e civico. Purtroppo ragioni di età, di salute e di sicurezza, mi impediscono di essere presente in città come vorrei, ma ci tengo a condividere con voi quei sentimenti democratici ed antifascisti che storicamente sono appannaggio delle terre liguri.
Certa che la comune cittadinanza renderà più saldi questi nostri valori e princìpi auguro alla vostra, anzi nostra, Comunità un futuro di prosperità e di progresso morale e civile. In un periodo drammatico come l’attuale ne abbiamo tutti bisogno. Grazie di nuovo e un caro saluto a Lei, al Consiglio comunale, ai miei nuovi Concittadini"