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Risanato il bilancio della Provincia della Spezia In evidenza

 

La commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali ha accolto il piano di riequilibrio finanziario dell’ente, passaggio indispensabile per uscire dalla condizione di pre dissesto

 

Con un atto formale, emesso oggi, la Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali, istituita presso il Ministero degli Interni, ha accettato ed accolto il programma di riequilibrio finanziario pluriennale sviluppato della Provincia della Spezia ed ha quindi avviato la procedura definitiva per l’uscita dell’ente dalla gravosa condizione economica del pre dissesto che da un decennio vincola la gestione amministrativa della stessa Amministrazione Provinciale.

A fronte di una oggettiva situazione economica deficitaria, nel dicembre 2014, il Consiglio Provinciale della Spezia aveva deliberato, prendendone atto formalmente, che non esistevano le condizioni per approvare il bilancio previsionale 2014-2016 dell’Ente. Questo aveva portato la Provincia ad assumere una condizione finanziaria definita di “pre dissesto”. Detta situazione crea vincoli importanti nell’azione amministrativa di un ente pubblico, iniziando dall’impossibilità ad avere un regolare bilancio preventivo, inoltre questa condizione preclude molte attività di normale amministrazione e limita la capacità di intervento dell’ente pubblico stesso.

A seguito di questa situazione era stata approvata una procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, per un arco temporale decennale, in grado di arrivare a ripianare lo stato economico dell’ente per un onere di oltre 15 milioni e mezzo di euro entro il 2023. Il programma formale di questo tipo di intervento prevede che, per uscire dallo stato di pre dissesto, vi sia l’accoglimento del piano di riequilibro prima da parte della Commissione Cosfel, passaggio indispensabile e vincolante, e poi una deliberazione della Corte dei Conti.

In attesa dell’esame del piano, il cui esito è arrivato in queste ore, la Provincia della Spezia aveva comunque direttamente già adottato le misure economiche straordinarie individuate nel documento inviato al Ministero, prevedendole quali necessarie per uscire dalla condizione di difficoltà, ovvero una generale riduzione delle spese e un’espansione delle entrate.

Proprio per arrivare all’accoglimento del programma di risanamento, negli ultimi tempi, in particolare negli ultimi due anni, è stata adottata dalla Provincia una politica di maggiore pressione nell’adempimento delle linee di indirizzo previste nel programma di riequilibrio, anticipato il programma che era stato prefissato dall’Amministrazione ed arrivando ad una condizione economicamente corretta già prima del 2023.

Dal 2019 si sono visti infatti importanti risultati nelle politiche di gestione economica dell’Ente, questo ha portato anche a sbloccate risorse economiche che erano a disposizione, ma che la condizione finanziaria di pre dissesto non consentiva di utilizzare. Gli ultimi due piani di bilancio dell’Ente, a fronte di scelte impegnative e di importanti sacrifici, hanno poi garantito una copertura di una quota importante del disavanzo, oltre 9 milioni di euro. Il tutto è avvenuto attraverso una rigorosa politica di spesa che non ha però impedito di sviluppare programmi manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni in carico alla Provincia stessa (in prima istanza scuole e strade) e non ha limitato l’azione amministrativa ordinaria dello stesso Ente. Nello specifico nel corso del 2019 è stata colmata una parte del disavanzo pari a 7 milioni e 741 mila euro e nel 2020 è stata colmata una parte del disavanzo pari ad 1 milione e 470 mila euro.

Lo ha ricordato, esprimendo soddisfazione per il risultato raggiunto, anche il presidente del Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia, Francesco Pisani, che dal 2019 ha seguito direttamente la pratica.

A seguito degli esisti più recenti della politica di spesa e della gestione finanziaria della Provincia, negli scorsi giorni la Commissione Cosfel, del Ministero degli Interni, ha così valutato ed accolto il piano presentato, ormai giunto al suo sviluppo risolutivo con le politiche di spese sviluppate recentemente.

Di seguito una relazione, con evidenziato il vincolate parere definitivo della Commissione, verrà inviata entro pochi giorni alla Corte dei Conti che, presumibilmente entro l’estate, emetterà un atto deliberativo formale in cui saranno indicate eventuali indicazioni per arrivare ad accertare la chiusura definitiva della condizione economica di pre dissesto.

“Mi ero prefisso questo obiettivo quale primo punto del mio mandato ed oggi, grazie ad un lavoro costante e rigoroso che ho voluto fosse prioritario, è stato raggiunto il traguardo fondamentale per uscire del disastroso stato finanziario in cui avevo trovato la Provincia a causa della cattiva gestione delle giunte di sinistra _ commenta il Presidente Pierluigi Peracchini che ha coordinato direttamente il programma di risanamento _ .

Personalmente mi sono dedicato a fare in modo che questo risultato arrivasse subito, lavorando per recuperare in pochissimo tempo, meno di due anni, oltre 9 milioni di disavanzo. Operando anche con azioni forti, questo per poter anticipare il prima possibile l’uscita dallo stato di pre dissesto e di farlo in un momento in cui serve garantire al territorio servizi e certezza amministrativa.

Ci siamo arrivati risolvendo la situazione in cui proprio le amministrazioni di sinistra avevano lasciato l’Ente: una condizione di grave difficoltà e di precarietà economica che lo stava portando verso un declino irreparabile che si sarebbe ripercosso sui cittadini.

Si tratta della conferma formale per il buon lavoro portato avanti in questi ultimi due anni, a fronte di scelte amministrative, difficili e rigorose, che ho voluto per uscire dalla complicata condizione che abbiamo ereditato.

Da una decina d’anni la Provincia della Spezia era infatti in una condizione precaria gravosa. Per uscire dal pre dissesto era stato previsto un programma decennale di riequilibrio che solo noi siamo riusciti a far arrivare a regime, e con buon anticipo, grazie a quello che è stato attuato dal 2019. È stata la politica economica di questi ultimi due anni, ovvero il primo obiettivo che mi sono posto come Presidente, a dare la necessaria credibilità a questo programma ed oggi ne abbiamo la conferma oggettiva nella valutazione ministeriale.

Con l’accoglimento del piano di riequilibrio, da parte della commissione ministeriale, a conferma di quello che siamo riusciti a portare avanti, si delinea così la strada per la ripresa della piena capacità finanziaria della Provincia.

Ora siamo in grado di affermare che, nei tempi previsti, la Provincia potrà riprendere a gestire il proprio bilancio in modo regolare, come ogni altro ente pubblico, e questo comporterà la capacità di poter accedere ai mutui per fare opere pubbliche, essere liberi da vincoli amministrativi che ci limitavano operativamente, realizzare investimenti infrastrutturali autonomi e via così. È un passaggio molto importante per riattivare appieno questo ente già gravato da una riforma sbagliata.

Proprio sulla necessità di rimettere mano al ruolo delle Provincie, in particolare alla loro struttura amministrativa, mi sono espresso, quale delegato dell’Unione delle Provincie Italiane, in audizione davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato. Serve riformare la gestione di questi enti, garantendo risorse certe da poter utilizzare sul territorio per opere pubbliche strategiche, in particolar modo in questo momento storico. Ad oggi la Provincia della Spezia deve invece garantire, dalle proprie casse, trasferimenti verso lo Stato, verso l’erario, per circa 10 milioni di euro che finiscono nei fondi nazionali per il ristoro della spesa pubblica. Questo, per un ente come il nostro che conta circa solo 18 milioni di euro come entrate, vuol dire non avere poi le risorse necessarie per finanziare le proprie attività. Con meno di 8 milioni che restano dobbiamo fare manutenzione agli edifici scolastici (una dozzina di strutture), riparare oltre 550 chilometri di strade, sistemare frane ed altri interventi d’emergenza, saldare le bollette per le utenze degli edifici pubblici di nostra competenza (in primis le scuole), pagare gli stipendi, coprire le rate dei vecchi mutui che comunque l’Ente deve onorare e realizzare tutte le opere di nostra competenza su tutto il territorio provinciale.

In questi ultimi due anni abbiamo preso in mano un’amministrazione che ci è stata consegnata in difficoltà, specialmente per le scelte politiche avvenute in passato, abbiamo sviluppato una nuova politica economica rigorosa, con forte contrazione della spesa, ma nel contempo abbiamo garantito, accedendo ad ogni risorsa possibile, fondamentali investimenti sul territorio: dalla messa a norma degli edifici scolastici e tutte le opere infrastrutturali collegate, dalle manutenzioni straordinarie proprio nelle scuole agli interventi di ristrutturazione per le norme covid, al piano di messa in sicurezza ed asfaltatura della rete stradale che è ancora in corso, al programma di messa in sicurezza antisismica dei nostri edifici pubblici o agli interventi manutentivi sui ponti e sulle gallerie stradale, il tutto entro i tempi prefissati. Un lavoro che ha visto i nostri uffici, il personale tutto, impegnato costantemente per arrivare a questo risultato storico. Ed a loro deve andare un sincero ringraziamento.

Credo che da oggi la Provincia della Spezia possa guardare ad un futuro più sereno che ci consentirà di intervenire con maggiore concretezza sulle opere pubbliche e su tutti quei programmi, dalla gestione dei rifiuti al ciclo delle acquee, dall’ambiente alle politiche sulla pubblica istruzione, dal rapporto con l’Europa alle opportunità per garantire ai nostri giovani opportunità lavorative, che i territori ed i cittadini attendono”.

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