"I fotografi abusivi non hanno partita Iva e i pagamenti avvengono in nero. I fotografi professionisti hanno il dovere di pagare tutto, fisco, Inps, sono soggetti agli studi di settore e a tutte le verifiche e accertamenti fiscali con evidente ripercussione sul prezzo finale – dichiara Viaggi – ma non per questo si arricchiscono, anzi con tutti questi obblighi guadagnano molto meno della concorrenza sleale".
Con l'abusivo, forse il prezzo può essere leggermente più basso ma la qualità è sicuramente inferiore, ammette CNA Comunicazione che è l'associazione che raccoglie i fotografi professionisti spezzini, ma non viene fatto lavoro di post produzione, la stampa e l'album sono spesso acquistati tramite internet e c'è l'assenza assoluta di professionalità. Inoltre per poter effettuare servizi fotografici in chiesa, occorre frequentare uno specifico corso formativo, organizzato dalla Curia in collaborazione con le associazioni di categoria.
In questi anni il mondo della fotografia ha subito grandi trasformazioni, l'avvento del digitale ha fatto sparire la pellicola e lo sviluppo, il fotografo ha dovuto subire molte trasformazioni e modificare la propria professione. "Un categoria ancora in grande difficoltà e che va sostenuta e difesa – ribadisce Viaggi – l'abusivismo va combattuto, chiediamo rispetto per una professione e per dei lavoratori. Abbiamo chiesto alla Guardia di Finanza di effettuare controlli in occasione di cerimonie e presso i centri di sviluppo al fine di fare emergere e colpire chi opera nell'illegalità e nell'abusivismo".