"La situazione della Rsa Mazzini rispetto al bando della gara ponte, emersa oggi in terza commissione del Comune della Spezia è, a dir poco, sconcertante. Netta caduta di posti letto ed incertezza per i lavoratori.Vogliamo risposte chiare". Così Luca Comiti e Daniele Lombardo, Cgil, Mirko Talamone, Cisl, Marco Furletti e Massimo Bagaglia, Uil, che continuano: "75 posti letto a fronte dei 90 che Comune ed Asl ci hanno garantito durante l'ultimo incontro non sono neanche lontanamente sufficienti per il fabbisogno del territorio, la Rsa Mazzini ne aveva 120.
Vogliamo capire anche la natura del contratto: nel nuovo bando di gara ponte la base d'asta è di circa 5 milioni e 742 mila euro, ma abbiamo appreso che l'azienda che vincerà non avrà la stessa base d'asta come riferimento per gli utili, ma solo le rette dei pazienti. C'è poi il grande tema dei lavoratori. Non sappiamo quanti dei 40 lavoratori non sanitari saranno ricollocati e dove, come non sappiamo quanti ne rimarranno in struttura.
Per quanto riguarda il personale sanitario il minutaggio assistenziale sarà inferiore a quello attuale, quindi anche le ore di lavoro dei sanitari sono a rischio; la prevista ricollocazione del personale sanitario nei centri diurni ed a Levanto non fa i conti che in quelle strutture c'è già personale. Inoltre, il 30 Aprile, quando Kcs uscirà, terminerà anche la cassa integrazione e bisognerà avviare il nuovo iter con l'azienda che subentrerà".
Concludono i Sindacati: "La confusione è molta e si somma alla preoccupazione dei lavoratori e degli utenti. Chiediamo ad Asl e Comune di fare chiarezza su questi aspetti a partire dalla riunione del tavolo prevista per mercoledì prossimo."