La Giunta Peracchini, su proposta dell'assessore alla toponomastica Maria Grazia Frijia, ha deliberato di intitolare al campione spezzino di ciclismo Graziano Battistini la pista ciclabile nel tratto che parte da piazza Unità d'Italia e arriva a Fabiano Basso.
Un provvedimento che si inserisce in un progetto di valorizzazione degli sportivi spezzini che tanto hanno dato grazie alle loro imprese alla nostra città e che meritano di essere ricordati.
"Il quartiere Pegazzano è stato impreziosito in questi anni da una progressiva valorizzazione dello sport grazie alla vicinanza con il campo Montagna, lo Stadio Picco e il Museo del Ciclismo - dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini - l'intitolazione a Battistini del primo tratto della pista ciclabile è un atto dovuto di riconoscenza a un campione spezzino che ha portato nel mondo il nome della nostra città."
"Quella a Graziano Battistini, è solo la prima intitolazione di un tratto di pista ciclabile. Spiega l'assessore alla toponomastica Frijia. Vorremmo, infatti, istituire il percorso degli sportivi lungo tutte le piste ciclabili del Comune della Spezia, in modo che ogni tratto di pista ricordi un personaggio che si è distinto nell'ambito spezzino o un evento storico sportivo che è accaduto nella nostra città. Il ricordo di personaggi famosi in città potrà consentire di sostenere lo sport anche attraverso l'intitolazione di spazi pubblici."
Graziano Battistini (12 maggio 1936 Fosdinovo- 22 gennaio 1994 Arcola), è stato un indimenticabile campione spezzino di ciclismo, le cui gesta sportive, sono state riconosciute a livello mondiale e fanno parte del patrimonio sportivo italiano.
Nato a Pulica, nel comune di Fosdinovo, in Lunigiana, dopo aver colto numerose vittorie da dilettante, passò professionista nel 1959 con la Legnano.
Partecipò a quattro Tour de France riportando due vittorie di tappa, la settima tra Lorient e Angers e la sedicesima tra Gap e Briançon nel 1960. Negli anni successivi si impose al Giro d'Italia, vincendo la seconda tappa dell'edizione del 1962 e la ventesima del Giro d'Italia 1965, quando divenne il primo vincitore della Cima Coppi, istituita proprio sul traguardo di quella tappa sullo Stelvio.
Terminata l'attività agonistica lavorò come scopritore di talenti, tra cui Massimo Podenzana. Nella frazione di Baccano, ad Arcola, morì a 57 anni in seguito ad una grave malattia. Alla sua memoria è dedicato il "Memorial Graziano Battistini".