Un raggio di sole per donne mai più sole. Duecento gerbere gialle consegnate agli ospiti e alle operatrici di Casa San Vincenzo e Casa Arcobaleno in occasione della Giornata internazionale della donna.
L’iniziativa è stata organizzata da Federfiori Confcommercio e dall’Unione Induista Italiana. Erano presenti la presidente provinciale di Federfiori Confcommercio La Spezia Francesca Buriassi, il direttore di Confcommercio La Spezia Roberto Martini, l’assessore alla sanità del Comune della Spezia Filippo Ivani, il direttore amministrativo Pierpaolo Rebecchi è il direttore sanitario Luciano Evaristi.
La consegna si è svolta nel rispetto di tutte le norme anticontagio ed è infatti avvenuta all’esterno delle strutture. Il primo fiore è stato simbolicamente offerto alla signora più anziana di Casa San Vincenzo, la signora Ines Sommovigo, 109 anni, che si trovava al di là di una parete di plastica trasparente. Tutti gli altri fiori sono stati consegnati ai direttori delle strutture che si sono poi occupati di distribuirli alle donne ospiti delle due case: San Vincenzo e Arcobaleno.
“L’obiettivo è stato quello di strappare un sorriso, in un momento così difficile, a queste persone – ha detto la presidente di Federfiori Francesca Buriassi – Un gesto simbolico ma che ha suscitate grandi emozioni. A causa della pandemia queste persone sono state costrette a rimanere lontane dagli affetti più cari e piccoli gesti come questi possono comunque essere di aiuto, perché in grado appunto di far sentire meno sole queste persone, donando loro ‘un raggio di sole’. Da qui la scelta delle gerbere gialle. Tutto questo è stato possibile anche grazie al supporto di Affi (Associazione Fioristi e Floricoltori italiani) e dal fornitore Fabio Azzone. Ci auguriamo che questo evento possa avere un seguito anche nel futuro”.
“Sono stato davvero felice di aver partecipato a questa iniziativa – ha detto l’assessore Filippo Ivani – Un segnale di vicinanza in un periodo molto complicato per tutti quegli anziani e quelle donne che si trovano all’interno di strutture come queste e quindi impossibilitate da tempo a vedere i propri cari. Siamo contenti anche di essere riusciti a consegnare il fiore alle operatrici delle strutture perché è doveroso un ringraziamento nei loro confronti che in questo periodo di Covid hanno lavorato con carichi di lavoro notevoli. Ringrazio inoltre Federfiori con l’augurio di poter riorganizzare iniziative come queste anche in futuro, per premiare l’enorme sacrificio fatto in questo anno e mezzo di pandemia”.