"La crisi pandemica di Covid-19 che stiamo ancora attraversando non ha avuto soltanto delle gravi conseguenze dal punto di vista sanitario ma, purtroppo, anche sociale, coinvolgendo in maniera quasi esclusiva le donne.
"La storia ci ha sempre insegnato che le crisi tendono ad amplificare le disuguaglianze, ma forse come mai prima, la forbice della disparità di genere si è così allargata. La fotografia dell'Istat è molto chiara: dall'estate a fine anno, gli occupati in Italia sono diminuiti di 101 mila unità ma il crollo ha riguardato quasi esclusivamente le donne con 99 mila disoccupate o inattive. In tutto il 2020, dei 444mila occupati in meno in Italia, il 70% è costituito da donne.
Dall'analisi di questi dati, emerge quanto la gestione della pandemia che è entrata quasi in ogni casa italiana, sia ricaduta esclusivamente sulle donne sulle quali, culturalmente, ancora, ricade tutto il peso della sfera domestica e della cura familiare. Per mesi abbiamo ripetuto che "siamo tutti sulla stessa barca", ma è davvero così a fronte di questi dati, oppure le donne sono state le vittime privilegiate della crisi economica della pandemia?
Quest'anno, allora, l'8 marzo non può ridursi a un atto simbolico nel calendario istituzionale, ma per l'Italia deve essere funzionale a uno scatto di reni per invertire una rotta che non è degna di un Paese civile: lasciare a casa intelligenze significa impoverire la nostra società, per questo è necessario investire concretamente sui servizi pubblici di cura, a partire dagli asili nido.
Con tutte le difficoltà di bilancio che i Comuni stanno affrontando a causa della crisi, la nostra Amministrazione non si rimangia la parola data e conferma anche per quest'anno, come ha fatto ogni anno dal 2018, la riduzione delle tariffe degli asili nido e la gratuità della mensa fino a un ISEE di 5 mila euro e la riduzione del 18% per tutte le altre fasce. Un segnale di cui siamo particolarmente orgogliosi.
Non possiamo fermarci qui. Sulla questione femminile è necessario intervenire con decisione affinché si crei una rete fra istituzioni per garantire una maggiore incidenza delle imprese femminili nella provincia della Spezia, un sempre maggiore supporto all'occupazione femminile e una rete di sostegno ancora più efficace a quelle donne vittime di violenza che devono trovare tutela e sicurezza immediata.
Quest'anno il mio oltre che un augurio alle donne vuole essere la promessa di un impegno. E l'8 marzo deve essere un impegno assunto da tutti, per tutte".