Nella giornata di ieri, in sessione di laurea telematica dell'Università di Genova, sei studenti del polo spezzino del corso di laurea triennale in Infermieristica hanno concluso il loro percorso di studi, ed hanno così conseguito il primo dei due requisiti per poter svolgere la professione sanitaria di infermiere.
Nella giornata di oggi il nostro Ordine provinciale provvederà, con le procedure urgenti permesse dalla attuale condizione di emergenza, ad inserirli nell'albo professionale, azione che corrisponde al secondo requisito necessario per l'ingresso nel mondo professionale nazionale (leggi 43/2006 e 3/2018).
I nomi dei sei nuovi dottori in infermieristica sono Martina Cannarile, Giacomo Corsetti, Ekaterina Malinnikova, Silvestro Morano, Miccaella Rampinelli Dos Santos, Arianna Ribolla.
Un segno di questi tempi complessi è che i sei neo colleghi avranno la possibilità di scegliere numerose offerte di immediato impiego: potranno infatti decidere se accettare proposte di assunzione, incluse quelle già a tempo indeterminato, che arrivano da strutture della Sanità privata del nostro territorio; o valutare la possibilità di essere subito assunti (nelle modalità speciali previste dai vari Decreti sull'emergenza pandemica) in ASL 5, dove forte è ora l'impegno organizzativo per le necessità del piano vaccinale.
Qualunque sia la scelta dei nuovi colleghi, il loro apporto sarà prezioso nelle attuali, pesanti complessità operative che attraversano sia la Sanità pubblica, sia quella privata, che includono la grande criticità rappresentata dalla carenza di professionisti infermieri.
Criticità per noi non nuova, visto che già nel 2019 avevamo lanciato la campagna ''infermiere in via di estinzione'' a seguito della evidenza del problema, quantificato dalla nostra Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) in quasi 60mila infermieri mancanti in Italia: e questo, in tempi pre-Covid19.
Sei nuovi infermieri sono - per le richieste del nostro territorio- decisamente pochissimi, ed il dato conferma il bisogno di rivedere seriamente, proprio come avvenne nei lontani primi Anni Novanta del XX secolo, il generale impianto delle coordinate professionali in termini di riconoscimenti ai vari livelli, e nelle prospettive di sviluppo del ruolo.
Ad ogni buon conto, molti auguri a tutti i nuovi infermieri, nella speranza di avere il prima possibile condizioni operative meno affannate, a vantaggio degli assistiti e della organizzazione tutta.
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