La collocazione della Liguria in “zona arancione” ha riportato alla ribalta le difficoltà economiche di alcune categorie commerciali, particolarmente interessate dalle disposizioni che caratterizzano i territori inseriti in quell’area.
Anche per questo il Prefetto Maria Luisa Inversini ha presieduto ieri pomeriggio, in videoconferenza, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto della situazione sul forte malcontento che serpeggia soprattutto tra i ristoratori per le nuove restrizioni disposte dal Governo, sfociato, lo scorso martedì, in una manifestazione nelle vie cittadine.
Per l’occasione alla riunione hanno preso parte, oltre ai vertici provinciali delle Forze di polizia e gli Assessori alla Sicurezza dei Comuni della Spezia e Sarzana, anche i rappresentanti di Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e CNA.
«La manifestazione inscenata dai ristoratori - ha affermato il Prefetto - si è mantenuta su toni pacati e senza espressioni di contrapposizione. Ciò grazie anche alla mediazione delle Forze di polizia e al sostegno delle Associazioni di categoria che si sono dimostrate ancora una volta grandemente collaborative».
Apprezzamento per il lavoro delle Forze dell’ordine è stato espresso anche dai rappresentanti delle categorie che, oltre a portare avanti forza le rivendicazioni degli associati, continueranno a supportare le Autorità di pubblica sicurezza nel favorire il recepimento delle raccomandazioni e delle norme anticontagio tra gli associati, individuando le migliori iniziative per un sempre più alto livello di sicurezza dei locali.
«Ho apprezzato l’atteggiamento composto e responsabile mantenuto dagli esercenti - ha proseguito Inversini - che ha fatto sì che alla Spezia non si siano verificati gli spiacevoli episodi registrati in altre province liguri. Mi auguro che attraverso il dialogo e le vie istituzionali si arrivi ad una giusta composizione delle loro istanze, che bilanci il primario interesse alla tutela della salute pubblica con quello dell’economia».