Si è riunito ieri per la prima volta il nuovo Consiglio direttivo della "Consulta Comunale per i Giovani e il Disagio Giovanile", eletto la scorsa settimana dai membri della Consulta stessa, per completare l'iter amministrativo di insediamento di tutti i suoi organi e programmare i prossimi appuntamenti, su diretto impulso e volontà del sindaco Cristina Ponzanelli - che è anche Presidente della Consulta.
E che la Consulta dovesse essere immediatamente operativa e messa nelle condizioni di lavorare e diventare un organo attivo di partecipazione dei giovani alla vita sociale e politica della comunità, al di là delle sterili intenzioni, lo dimostra del resto il fitto calendario di incontri che il sindaco ha già organizzato e presentato ai ragazzi del Consiglio direttivo, grazie al quale i giovani sarzanesi inizieranno il loro percorso incontrando i vertici istituzionali provinciali. Il primo sarà martedì 16 febbraio quando la Consulta Giovanile di Sarzana incontrerà il Prefetto della Spezia, dottoressa Maria Luisa Inversini, che ha già dato personalmente la sua disponibilità al sindaco Cristina Ponzanelli.
"Questi non sono tempi normali - ha affermato il sindaco Cristina Ponzanelli. - Chiediamo ai nostri ragazzi di trovare la loro strada nel mondo nel mezzo di una pandemia devastante e di una crisi economica e sociale di cui ancora non sappiamo tracciare i confini.
Di fronte a tanta incertezza il confronto è essenziale prima che per i ragazzi per le Istituzioni stesse che devono ascoltare i giovani perché abbiamo molto da imparare da loro. La Consulta comunale per i giovani e il disagio giovanile nasce proprio con lo scopo di diventare un organo attivo di partecipazione che deve favorire il raccordo fra i giovani e le istituzioni locali, fornendo spunti e proposte dei giovani da sottoporre alle istituzioni, non solo comunali, che hanno un ruolo molto importante nella loro vita e che sono però troppo spesso considerate lontane dalla loro quotidianità.
Tanto più in un momento così difficile, come quello che stiamo vivendo e in cui i giovani hanno dovuto vivere mesi isolati, lontani dalle aule scolastiche, dallo sport, dallo svago, dalla socialità e dalle libertà che sono naturali per la loro età e che, nonostante tutto, hanno saputo mostrare nella stragrande maggioranza dei casi una maturità sorprendente, l'organo può svolgere un ruolo importante. Per chi ha sofferto particolarmente questi disagi, oltre a colpevolizzare è importante comprendere e tracciare insieme una strada. Per questo abbiamo voluto fortemente attivare la Consulta, cominciando subito una serie di incontri operativi e concreti con il Prefetto, che ringrazio, e altre istituzioni comunali e provinciali.
Grazie a tutti i ragazzi che si sono messi in gioco e che hanno dato il loro contributo, continuiamo a lavorare insieme”.
Intanto ieri, come anticipato, si è riunito il consiglio direttivo composto da Giorgia Fattini, Giulia Nardini, Daniele Paita, Gianmarco Salvetti che ha eletto alla vice presidenza della Consulta Alessio Melita, 22 anni studente alla facoltà di Storia all’Università di Pisa, diplomato al liceo Parentucelli, il cui impegno è quello di voler essere attivo sul territorio, ascoltare le esigenze dei cittadini e farsi portavoce delle istanze dei suoi coetanei: “Ringrazio l’Amministrazione e in particolare il sindaco Cristina Ponzanelli per aver creduto e voluto attivare un organo istituzionale vero come la Consulta per dare voce ai noi giovani - dichiara Melita- . Ringrazio anche tutti i ragazzi che si sono fatti avanti e hanno dato il loro contributo. Insieme lavoreremo per essere vicini a chi ha bisogno, ai giovani con disabilità impegnandoci per rendere più fruibile la città, occupandoci di temi legati al decoro urbano, educazione ambientale e civica, organizzando iniziative ed eventi dedicati ai giovani e scambi culturali ”.
Il neo vicepresidente non nasconde l’emozione per l’incontro programmato con il Prefetto: “Insieme con agli altri componenti del consiglio direttivo - dice - andremo preparati. Sappiamo di avere una grande opportunità e vorremmo coglierla per ascoltare i suggerimenti che ci verranno dati e al tempo stesso dire la nostra su tematiche difficili che coinvolgono molti giovani”.