È stato appreso dal Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini da Enel la comunicazione del MISE e la volontà del Governo di non chiudere il gruppo a carbone della Centrale Eugenio Montale fino alla riconversione del gruppo a gas.
Nel merito, il Sindaco dichiara quanto segue: «È caduta la maschera dell'ipocrisia della sinistra, che alla Spezia solo a parole è contraria alla centrale a carbone mentre a Roma, forza di Governo, promuove l'utilizzo dei carboni fossili nel Golfo dei Poeti. Una dimostrazione che per la sinistra le logiche di partito sono sempre più forti dell'interesse del proprio territorio, perché è evidente che nulla è stato fatto dai partiti del PD, Leu e Cinque Stelle spezzini e dai parlamentari che sorreggono il Governo per portare in alto quei sentimenti ambientalisti e di innovazione tecnologica tanto sbandierati a Melara ma ad oggi completamente smentiti dalle loro scelte a Roma.
Dal Governo giallorosso, infatti, arriva una doppia doccia fredda per la nostra Città: da una parte si conferma inequivocabilmente la volontà della maggioranza dell'esecutivo sorretta da Pd, Leu e Cinque Stelle di continuare a insistere sul nostro territorio con la centrale a carbone, nonostante il fermo parere contrario di tutta la Città. Dall'altra, ancor più grave, si sconfessano i provvedimenti della conferenza dei servizi decisoria dove tutti i Ministeri competenti avevano indicato la cessazione dell'uso del carbone al 31 dicembre 2021. Oggi è caduta la foglia di fico, lasciando trasparire tutta l'inadeguatezza del Governo sulle politiche ambientali e l'irresponsabilità dell'opposizione spezzina.
La scelta del PD e dei Cinque Stelle, infatti, dimostra tutta la loro incapacità di trovare soluzioni adeguate per il bene del Paese senza che a farne le spese sia il nostro territorio: insistere ancora con il carbone nel Golfo dei Poeti significa avere una politica ambientale anacronistica, da inizio Novecento, in completa contraddizione con l'economia sostenibile e green che, come Amministrazione di centrodestra abbiamo sempre portato avanti.
Da metà del 2017, infatti, La Spezia ha scalato la classifica nazionale per performance ambientali arrivando al 17° posto su 104 province italiane e ha raggiunto il 75% di raccolta differenziata. Abbiamo investito 15 milioni di euro sulla rete fognaria a tutela dell'habitat marino e perché le acque nere non scaricassero più in mare, abbiamo vinto 38 milioni di euro dal Ministero dell'Infrastrutture per una rivoluzione sulla mobilità sostenibile e abbattere il livello dell'inquinamento: tutte azioni concrete a favore dell'ambiente senza ideologie, promuovendo lo sviluppo della Città e dell'occupazione. A fronte di queste azioni concrete, oggi ci ritroviamo con un Governo di sinistra che avvalla ancora l'utilizzo del carbone, in completa contraddizione con lo spirito che anima la nostra Città e che dovrebbe animare tutta l'Italia, in linea con gli altri Paesi europei.
È ormai troppo tardi per la sinistra spezzina far sentire la voce del territorio a Roma. L'Amministrazione, invece, continuerà a lavorare per fermare il carbone, verificando la legittimità di questo provvedimento e quanto altro possa essere fatto per ostacolare questa decisione nefasta».