"È tutto molto bello. Però mancano risorse, certezze sui tempi, chiarezza sulla gestione della transizione e su chi gestirà l'ospedale se e quando sarà realizzato." Così Lara Ghiglione, Segretario Generale della Cgil, che continua: "il Presidente Toti sul nuovo Ospedale non ha chiarito una serie di punti essenziali. Il bando di gara europeo sarà aperto per febbraio 2021. Affidamento della gara in estate. Il cantiere si dovrebbe aprire all'inizio del 2022 e l'ospedale dovrebbe essere pronto nel 2028. Nessuna garanzia che andrà in questo modo, anche perché pende il ricorso di Pessina. Si tratta di un appalto integrato. Significa che chi vince la progettazione vince anche la realizzazione. Il fatto che la stessa impresa si occupi di progettazione e realizzazione dell'opera apre alla possibilità di richiesta di infinite varianti con i conseguenti contenziosi. Lo dicono gli esperti di bandi e opere pubbliche e la storia di ciò che è accaduto con la Pessina lo dimostra."
Continua la Ghiglione: "Il piano ponte di manutenzione straordinaria del Sant'Andrea è uno spreco di risorse pubbliche che grida vendetta e non chiarisce gli assetti organizzativi ed occupazionali. Ma d'altronde abbiamo 8 lunghi anni di attesa. Nella migliore delle ipotesi. E poi, visto che per il Presidente Toti ha rinunciato alla permuta del Sant'Andrea, da dove arriverebbero i soldi mancanti, cioè circa 48 milioni di euro? Non vorremmo che si trattasse di una operazione di privatizzazione: chi costruisce poi gestisce la struttura, a scapito un'altra volta della sanità pubblica."
Conclude il Segretario Cgil: "Il nuovo Ospedale è un'opera fondamentale per il territorio. Lavoratori e cittadini non ne possono più di passerelle e libri dei sogni. Servono progetti concreti, sostenibili, condivisi con il territorio. Serve il rilancio della sanità pubblica, non continuare a favore quella privata, logica che ha provocato solo disastri."