"Un altro gravissimo incidente mortale sul lavoro, avvenuto mercoledì a Luni, ci riporta a quello che è un quotidiano bollettino di una vera e propria guerra non dichiarata", così in una nota il Partito Comunista Italiano, sezione Enrico Berlinguer di Sarzana e Val di Magra.
"Nello stringerci alla famiglia della vittima, a cui porgiamo le più sentite condoglianze, non possiamo che tornare a denunciare con forza la poca attenzione al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Serve prevenzione, e, quindi, formazione, serve una vera cultura della sicurezza da parte delle aziende e di tutte le istituzioni preposte ai controlli.
Non si può, come ancora troppo spesso accade, continuare a considerare la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro un costo o un mero adempimento normativo e seguitare a morire di lavoro nel ventunesimo secolo.
Su questo difficile versante, scontrandoci spesso con un muro di gomma di indifferenza, superficialità e poca attenzione, continuiamo a sostenere che, a fronte di lavori solitamente poveri, poco tutelati, caratterizzati da contratti non rispondenti alle reali caratteristiche delle prestazioni e delle professionalità richieste, derivanti da appalti e subappalti dediti alla pratica del massimo ribasso che penalizza qualità e tutele, il tema della salute e della sicurezza debba rappresentare un diritto irrinunciabile per ogni lavoratore che dopo una giornata di lavoro deve poter far ritorno a casa.
In tal senso, sottoscriviamo l'appello dei Sindacati al prefetto per l'urgente convocazione di un tavolo che coinvolga istituzioni e parti sociali circa la costruzione di politiche chiare sul tema della sicurezza sul lavoro atte a contrastare quello che è un vero e proprio dramma nel territorio e nel Paese.
Il diritto al lavoro in sicurezza e la dignità del lavoratore devono essere priorità e non sacrificio in nome del profitto".