Il progetto amplia e integra il servizio di supporto alle famiglie con minori e ragazzi in difficoltà realizzato l'anno scorso nell'ambito delle iniziative assistenziali promosse dal "Tavolo Sociale" Fondazione Carispezia, Distretti socio-sanitari provinciali e Forum Terzo Settore. L'innovativa collaborazione fra il pubblico e il privato avviata dal "Tavolo" ha infatti portato, anche per l'anno 2012, alla progettazione condivisa di una serie di interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione, che, a causa della progressiva riduzione di risorse statali e regionali destinate agli Enti locali, rischiavano di non essere realizzati.
Il progetto "Per sostenere la famiglia" coordinato dal Distretto socio-sanitario della Val di Vara cerca di rispondere alle crescenti domande di aiuto presentate ai servizi sociali da più fasce di popolazione. I nuovi accessi ai servizi assistenziali sono aumentati del 30% e riguardano in prevalenza famiglie giovani con minori - che hanno difficoltà a garantire i compiti genitoriali, diffusa instabilità coniugale e precarietà lavorative - donne immigrate sole con bambini, giovani che abbandonano la scuola e, in alcuni casi, protagonisti di episodi di microcriminalità, anziani soli o non autosufficienti. Il finanziamento della Fondazione, colmando per l'80% la contrazione di risorse dovuta alla diminuzione del Fondo delle politiche sociali (- 35% rispetto al 2011), ha permesso di attivare nuovi interventi finalizzati ad aiutare i nuclei familiari a superare la crisi, sia economica sia di tipo relazionale ed educativo, con proposte centrate sulla quotidianità della vita familiare. La Fondazione ha stanziato complessivamente 100.000 euro per il progetto, il cui obiettivo fondamentale è favorire l'autonomia e il benessere di tutta la famiglia.
"Per sostenere la famiglia" si articola in una serie di interventi che prevedono l'attivazione di tre Spazi educativi nei Comuni di Beverino, Bolano e Levanto, per supportare nuclei familiari ristretti o senza sostegni parentali, dove bambini e adolescenti possono svolgere attività di socializzazione, ludiche e scolastiche; l'attivazione del servizio Pasto caldo, con la consegna a domicilio di pasti per persone - in particolare anziani o adulti non autosufficienti - che hanno difficoltà a riconoscere la propria condizione di bisogno e a rivolgersi ai servizi sociali. L'intervento prevede la consegna dei pasti a 19 utenti per sei giorni settimanali. Per la realizzazione di questi due interventi il progetto prevede l'impiego di persone che si trovano in situazione di grave fragilità economica mediante l'attivazione di voucher. Infine, è previsto un servizio di Mediazione familiare, come supporto alla genitorialità, per 25 famiglie alle prese con la separazione, che possa fornire sostegno ai genitori nella relazione, nella gestione del conflitto e nel rapporto con i figli.
Il progetto, in una prospettiva di "lavoro di rete", prevede la collaborazione delle istituzioni del territorio (ASL, scuole, enti locali), di cooperative e associazioni di volontariato - quali le cooperative Lindbergh, Gulliver, Coopselios, Mondo Aperto e le associazioni Auser, Anteas, Ada - mediante l'impiego di 3 educatori, 6 volontari, 2 psicologi e 4 assistenti sociali, nonché la collaborazione della Fondazione "Maria Gabriella Demaestri" Onlus, della Pubblica Assistenza-Avis Ceparana, e di associazioni sportive e ricreative del territorio.