Sono circa 140 le proposte pervenute al Comune dai cittadini nell’ambito della fase di ascolto propedeutica alla revisione del Piano urbanistico di Levanto, che si è definitivamente chiusa lo scorso 31 luglio dopo una proroga dei termini di presentazione che l’amministrazione aveva concesso per via dell’emergenza epidemiologica da Covid.
Obiettivo di questa prima fase era raccogliere le singole istanze emerse dalla comunità locale, che adesso verranno sottoposte al vaglio dei professionisti a cui l’amministrazione comunale ha affidato il compito di aggiornare lo strumento urbanistico e attuare una pianificazione che supporti e stimoli un ulteriore sviluppo strategico del territorio.
“Con un procedimento ispirato alla più assoluta visibilità e trasparenza, improntato all’informazione e al dialogo attraverso assemblee pubbliche ed incontri e durato sei mesi - spiega il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Luca Del Bello - abbiamo offerto a tutti, sia privati cittadini che associazioni di categoria, la possibilità di avanzare proposte ed osservazioni. Ora abbiamo a disposizione un quadro sostanzialmente esaustivo della situazione emersa dalle singole realtà presenti sul territorio".
"Dal confronto con il lavoro tecnico-scientifico condotto contestualmente dagli esperti potranno scaturire le linee di indirizzo di un Piano urbanistico più moderno, che fornisca ad un paese che ha subito profonde trasformazioni nuovi stimoli allo sviluppo dell’economia locale e risposte concrete alle esigenze abitative delle famiglie e delle giovani coppie”.