Il dinamismo riscontrato dal diportismo nautico in questa stagione estiva è la conferma di quanto più volte affermato dall'organizzazione del progetto Cambusa in una serie di interventi nei quali si sosteneva l'importante ruolo che poteva svolgere questo settore ai fini della ripresa del turismo, essendo il meno esposto ai rischi della pandemia.
Anche nel periodo di sospensione di ogni attività, Cambusa ha continuato a lavorare per far conoscere l'opportunità di avere a bordo i migliori prodotti tipici del territorio. Si tratta di un'attività di rifornimento a chilometro zero ai diportisti che si trovano nel mare della Liguria, della Toscana e della Sardegna per la parte italiana, della Corsica e della Costa Azzurra per la parte francese.
Si ricorda, infatti, che si tratta di un “Progetto Interreg Marittimo IT FR” avviato nell’area di grande fascino corrispondente al Santuario dei Cetacei. I venti prodotti enogastronomici delle quarantadue aziende della Spezia e della Lunigiana sono stati rigorosamente selezionati in base alle caratteristiche di alta qualità richieste dal programma.
"La finalità del Progetto" ha sostenuto Romolo Busticchi responsabile Cambusa per Assonautica della Spezia "è quella di promuovere un rapporto sempre più stretto non solo di consumo ma anche culturale tra il diportismo nautico e il territorio, di offrire un servizio di qualità alla nautica e, oggi più che mai, di contribuire a sostenere il recupero e la ripresa delle attività produttive insieme al turismo".
E’ su queste basi che il Progetto Cambusa è entrato in piena attività estiva, mettendo a disposizione di tutti i diportisti un'applicazione e un QR code per fare gli ordinativi e ricevere direttamente, in banchina o a bordo i prodotti del territorio che sono stati ordinati. E’ stata inoltre predisposta una cartellonistica unica, in italiano e in francese, dislocata nei porticcioli turistici, per spiegare il progetto e le modalità di utilizzo di questo servizio.