Si è svolta nella mattinata di sabato 18 luglio, in una piazza della Loggia medievale che ha accolto i partecipanti con l’ormai consueto distanziamento imposto dalle norme anti-Covid, la cerimonia di consegna, da parte del sindaco, Ilario Agata, e degli assessori Alice Giudice, Olivia Canzio e Paolo Lizza, delle onorificenze che il Comune di Levanto attribuisce ogni anno, dal 2002, a cittadini e ospiti che si sono particolarmente distinti per il contributo apportato alla comunità locale.
La cittadinanza onoraria è stata attribuita a Daniele Camerana con la seguente motivazione: “Per le sue esemplari doti imprenditoriali che offrono un virtuoso esempio di operosità, onestà e professionalità. Dalla passione per lo sport all’amore per la natura, ha conservato un vincolo speciale con il nostro territorio che lo ha portato a scoprire una nuova dimensione dedicandosi all’attività agricola all’insegna dei valori più autentici e genuini”.
Camerana ha instaurato un rapporto stabile con Levanto nel 1982, quando, a seguito della divisione della proprietà della famiglia Agnelli, ha ricevuto “Ortoterra”, una casa colonica con terreni agricoli sul promontorio del Mesco. Nel 2003 ha poi acquisito dal fratello la “Casa rosa” (sempre facente parte della proprietà della famiglia Agnelli), una villetta lungo la passeggiata a mare della Pietra, e vi ha aperto un’attività di affitti brevi per turisti che ancora oggi gestisce insieme alla moglie e al figlio.
Tre gli attestati di merito, con consegna di targa e pergamena.
Uno è stato attribuito al comandante della stazione locale dei Carabinieri, il maresciallo maggiore Michele De Toma, “per la straordinaria e ammirevole dedizione con cui i carabinieri di Levanto garantiscono una presenza costante ed altamente professionale nella comunità locale, e in particolare per l’efficiente servizio prestato durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
Gli altri due attestati sono stati consegnati ad altrettanti levantesi.
Il primo a Mario Bonnet, presidente della società “Ginnastica 1907”, “per aver onorato lo sport promuovendo i valori della correttezza e della sana competizione” ed aver contribuito “attraverso un attento lavoro di ricerca e divulgazione, a fare memoria delle nostre radici rafforzando il senso di comunità, tanto da rappresentare un punto di riferimento assoluto per i cittadini levantesi”.
Il secondo al geometra Giacomo Cinollo (la targa e la pergamena sono state ritirate dalla figlia Valeria), “per aver messo al servizio della comunità levantese la sua preziosa preparazione ed esperienza professionale dedicando energie, passione e competenza nel rivestire l’incarico di responsabile dell’ufficio tecnico comunale”.