“Oggi nel bollettino risultano due i casi positivi e 21 casi in meno, rispetto a ieri, ma abbiamo rilevato un cluster nel Savonese i cui dati si stanno concretizzando e che comporta, al momento, 18 nuovi contagi per i quali sono stati effettuati oltre 100 tamponi di verifica”.
Lo ha comunicato questo pomeriggio il presidente di Regione Liguri Giovanni Toti, insieme alla vicepresidente e assessore alla sanità Sonia Viale, al commissario straordinario di Alisa Walter Locatelli e al responsabile prevenzione dell’azienda Filippo Ansaldi.
Il nuovo cluster si è verificato in un ristorante di Savona che è stato precauzionalmente chiuso, dove, nei giorni scorsi, due tavoli di avventori sono risultati positivi al Covid.
“Al momento nessuna delle persone positive – ha detto il presidente Toti – sta male e non vi sono situazioni critiche dal punto di vista clinico. Stiamo procedendo a tracciare la catena epidemiologica sulla base della provenienza delle persone ai due tavoli”. È evidente pertanto che già da domani nel bollettino i nuovi casi positivi saranno presenti e saranno riconducibili al cluster savonese”.
“Il sistema di controllo di Alisa ha funzionato al meglio e con straordinaria tempestività – ha sottolineato l’assessore alla sanità Sonia Viale – le 18 persone risultano sparse nella provincia di Savona, ma non si tratta di un cluster localizzato in una città sola, ma sparpagliate in più di una decina di località del savonese. Per quanto riguarda il fattore di rischio siamo in quadro di assoluta tranquillità con il fattore RT a 0,67. Abbiamo ritenuto di dare conto di questa attività effettuando un attento tracing sul territorio della ASL 2 Savonese che, tra l’altro, ha maturato un’esperienza anticipata rispetto alle altre ASL liguri. L’obiettivo di tutti è infatti quello di circoscrivere il virus. Un’attività di vigilanza che si accompagna alla ripresa delle normali attività sanitarie, tra cui la riapertura molto attesa dei CUP”.
“Quella che stiamo conducendo sulla ASL 2 Savonese è un’indagine molto serrata – ha ribadito il prof Ansaldi – perché coinvolge centinaia di persone, molte delle quali dovranno stare in isolamento, come prevede la norma, per circoscrivere più velocemente il focolaio. La procedura di Alisa prevede infatti che i contatti dei contatti stiano in quarantena fin quando si ha la conferma o meno della positività”.
E intanto domani tre medici di ALISA si recheranno nella ASL 2 Savonese per supportare i medici nelle attività di prevenzione.