In occasione della Festa del Primo Maggio, il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara quanto segue:
“La giornata internazionale dei lavoratori rimane fondamentale anche al tempo del coronavirus, in un momento in cui l’Italia è stretta tra una cassa integrazione che spesso stenta ad arrivare e lo smart working. La sua importanza deve essere sottolineata soprattutto in tempo di crisi per tornare a dare una dignità sociale ed economica al talento e al sacrificio che ognuno riversa nelle proprie attività lavorative, trovando il suo senso profondo nel primo articolo della nostra Costituzione che fonda la nostra Repubblica democratica sul lavoro.
Il lavoro, dal latino labor che significa fatica, accompagna l’uomo nel tempo e si trasforma nelle sue espressioni anche grazie ad una tecnologia sempre più sofisticata che nelle sue intenzioni dovrebbe lasciare l’uomo libero di esprimere tutta la sua intelligenza e capacità, sollevandolo proprio dalla fatica.
Eppure, ancora nel 2020, il lavoro è fatica, fisica e morale. E’ faticoso trovare lavoro, mantenerlo ed anche lasciarlo per traguardare un altro orizzonte. E con l’arrivo del coronavirus, la difficile situazione lavorativa si è drammaticamente aggravata.
Nonostante gli oltre cinquanta giorni in cui le attività artigianali e commerciali sono state sospese, gli imprenditori sono stati lasciati da soli ad affrontare questo tsunami e i lavoratori aspettano ancora la cassa integrazione, tutti, nessuno escluso, hanno dimostrato di essere la parte migliore di questo Paese, mettendosi al servizio dell’Italia e dimostrando uno spirito di sacrificio senza precedenti nella storia repubblicana.
Tutti gli italiani hanno dimostrato uno spirito di abnegazione encomiabile pur di non far crollare il sistema Paese su se stesso, sulla scia del grande esempio della classe sanitaria italiana che con sforzi inimmaginabili continua ancora oggi ad essere in trincea a salvare vite umane.
Medici, infermieri, operatori sanitari, tutti i volontari della Protezione Civile e delle Associazioni di volontariato, gli autisti delle ambulanze, chi si occupa delle pulizie e delle sanificazioni: per loro in questi mesi non sono esistiti giorni di riposo. Ma oggi, questo Primo Maggio, lo dedichiamo a loro, lavoratori che non si arrendono.
La politica ha il dovere di levarsi il cappello e di restituire con gli interessi tutto l’impegno profuso, non lasciando indietro nessuno nella cosiddetta “fase 2”. Solo così potremo dimostrare di essere all’altezza dei nostri cittadini e all’altezza dei ruoli che siamo stati chiamati a rappresentare.”