“Abbiamo bisogno di essere ascoltati!” Questo il grido di allarme degli operatori del settore estetico di Confartigianato Benessere. "La nostra categoria artigiana, - dichiara Mariangela Bei, Presidente di Confartiganato
Estetica della Spezia - come tante altre ferma ormai da più di un mese, si sta chiedendo quando potrà tornare a svolgere il proprio lavoro e con quali limitazioni. E' vero che nel settore dell’estetica e nella cura della
persona non si può mantenere la distanza sociale ma è anche vero che, da sempre, nei nostri locali, abbiamo massima attenzione all’igiene, disinfezione e sterilizzazione di superfici e attrezzature e soprattutto
all’utilizzo di materiale monouso e dispositivi di protezione individuale.
Ovviamente la riapertura delle attività comporterà nuove abitudini e nuove regole da adottare, come mettere a disposizione delle clienti gel mani disinfettante, fornire loro DPI come camici, ecc., stabilire appuntamenti
e, disponendo di spazi chiusi, garantire la presenza di un solo cliente per operatore".
"In questa situazione - prosegue Laura d'Acunzo, Vice presidente della categoria - dove le spese stanno lievitando e l’incertezza di come finirà è sempre maggiore, segnaliamo la presenza di molte figure abusive che stanno lavorando in nero e a domicilio per soddisfare servizi, come pedicure, che rientrano nell'ambito del benessere e della salute della persona e non sono trattamenti di mera estetica. Persistendo questa situazione non dovremo solo fare i conti con i debiti accumulati ma anche con il rischio di perdere la nostra clientela". Le imprenditrici di Confartigianato Benessere chiedono pertanto di poter riaprire le attivtà da lunedì 4 maggio 2020.