Le sue parole esprimono tutto il valore del traguardo raggiunto; un traguardo che è il premio ad un progetto ambizioso, partito da lontano, ad una scommessa che ha alla base un profondo amore per uno sport ed una città; un traguardo tutt'altro che facile da raggiungere, anche perché la stagione bianconera è stata costellata da non poche difficoltà, come sottolinea il Presidente:"Una squadra già in una situazione economica non facile, che ha fatto due acquisti ed è stata costretta a rinunciare ad entrambi durante il campionato e che si è trovata a dover sopperire agli infortuni subiti dai suoi uomini fondamentali credo che più di così non avrebbe potuto fare. Sono davvero orgoglioso di questi ragazzi e della loro crescita. Tutti sono migliorati moltissimo. Un grazie poi a coach Mori, perché ha davvero una marcia in più ed ha saputo forgiare questo gruppo. Per noi questa non è "semplicemente" una salvezza, è molto di più: è la riprova della bontà del nostro progetto, è la dimostrazione che la strada è quella giusta e lo stimolo a proseguire. Il nostro è un progetto tutto costruito sui giovani spezzini e con loro voglio continuare, con loro voglio vincere. L'obiettivo primario è vederli crescere e vedere crescere il basket spezzino: questa è la mia felicità. Vincere con i campioni non mi interessa, io voglio giocare e vincere con questi ragazzi e per noi questa salvezza è una grande vittoria. Noi il nostro campionato lo abbiamo vinto".
Progetto condiviso e sposato appieno da coach Mori che fa eco alle parole di Presidente Caluri: "Ovviamente un allenatore vorrebbe sempre vincere, puntare al vertice, ma ci sono casi in cui la vera vittoria non è aggiudicarsi il campionato, la vera vittoria può essere, come è per noi oggi, anche in una "semplice" salvezza. La vittoria è vedere come sono cresciuti questi ragazzi, è vedere lo spirito con il quale hanno affrontato queste due ultime partite, più forti della pressione, più forti del timore di vedere sfumare tutto; la vittoria è vederli oggi così felici".
A rendere tutto ancora più bello ci ha pensato il pubblico che ha risposto all'appello della società ed ha trasformato il PalaSprint in una curva. Due ore di cori incessanti per spingere i bianconeri verso la meta. Oggi, davvero, il pubblico è stato il sesto uomo in campo, a testimonianza di un amore mai sopito, di una passione che la squadra ha alimentato mettendo sul parquet grinta, determinazione e cuore. Così la Tarros è riuscita, dopo averla conquistata, a fare sua anche gara 3 dei playout ed ottenere una salvezza che ha il sapore del trionfo.
Lo ha fatto con una partita condotta dalla palla a due alla sirena: +8 al termine del primo quarto; + 8 al termine del secondo. Poi, nel finale della terza frazione l'allungo decisivo: i padroni di casa inanellano una serie di canestri e bloccano quasi tutti i tentativi degli avversari. Dagli spalti il tifo si fa assordante e coinvolge tutti, la sensazione è che il traguardo sia vicino. C'è però ancora un tempino da giocare, la tensione deve rimanere alta. I bianconeri non commettono l'errore di abbassare la guardia e gestiscono al meglio il vantaggio, nel solo modo possibile, ovvero non gestendolo, ma continuando ad attaccare. Minuto dopo minuto la meta si avvicina e tutti si possono godere gli ultimi giri di lancette della partita tirando un po' il fiato, anzi usandolo per inneggiare ai ragazzi. Alla sirena il punteggio è di 65-49, il traguardo è raggiunto, la salvezza è realtà.
La festa può cominciare: Tutti sotto la curva.
Tabellino:
SPEZIA BASKET CLUB - EL CHARRO BIELLA: 65-49 (19-11; 34-26; 52-36)
EL CHARRO BIELLA: Scaramal 8, Savio 2, Visconti 6, De Vico 3, Uglietti 15, Amoruso 0, Singjeli 0, Maffeo 2, Gonzato 10, Chiavassa 3. Coach Danna
SPEZIA BASKET CLUB TARROS: Giachi 10, Pipolo 9, Steffanini 7, Dal Padulo 8, Santoni 22, Fazio 7, Caluri 0, Nebbia Colomba 2, Colombo 0, Lombardi, Coach: Marco Mori
Arbitri: Mirko Moreno Di Franco di Siziano (PV) e Ivan Cordone di Vigevano (PV)
