È un grande risultato di Coldiretti il via libera agli incentivi per i nuovi impianti di produzione di energia elettrica da biogas, biometano e digestato di potenza inferiore a 300 kW, che favoriranno, anche in Liguria, lo sviluppo di strategie innovative e sostenibili per il territorio.
E’ quanto Commenta Coldiretti Liguria l’approvazione dell’emendamento al milleproroghe che riapre i bandi, nell’anno in corso, per l’ammissione agli incentivi per i nuovi piccoli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Una norma che riguarda gli impianti nell’ambito del ciclo produttivo di un’impresa agricola e di allevamento realizzati dagli imprenditori, e che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di economia circolare diretti a salvaguardare e a migliorare la qualità dell’ambiente e a garantire un utilizzo efficiente e razionale delle risorse naturali.
“Le nostre imprese – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - sono da sempre impegnate in un continuo e difficile processo di innovazione per lo sviluppo sempre più sostenibile del nostro territorio, ed è per questo che, la norma riguardante gli impianti a biogas e digestato, è di fondamentale importanza per sostenere ancora di più l’economia circolare senza sprechi. È un passo notevole per l’agricoltura italiana, ritenuta la più green d’Europa, e per la Liguria dove, dal comparto zootecnico, ad esempio, si producono grandi eccellenze di altissima qualità. Si torna così ad utilizzare la sostanza organica anche per contrastare la preoccupante desertificazione dei terreni”.
L’approvazione dell’emendamento completa il sostegno alle energie rinnovabili di origine agricola che Coldiretti ha fortemente chiesto, ricordando come già la legge di stabilità abbia previsto il diritto di continuare ad usufruire di un incentivo sull’energia elettrica anche agli impianti alimentati a biogas con obbligo di utilizzo di almeno il 40% di effluenti zootecnici entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2007 che non abbiano avuto modo di riconvertire la produzione di biometano per effetto dei ritardi nella fase di approvazione e quindi di attuazione del DM 2 marzo 2018 di incentivazione del biometano.