La progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di completamento dell'impianto natatorio è stata difatti affidata al raggruppamento temporaneo di imprese F&D Costruzioni S.a.s – MDS S.r.l-Benito Mandozzi S.r.l con progettisti indicati (costituendo raggruppamento temporaneo arch. Nicola De Mastri – Costel Progettazioni Associazione professionale e arch. Giulia Gavini) lo scorso 17 dicembre dall'Amministratore Unico di IRE S.p.a, stazione appaltante individuata dal Comune di Sarzana, che ha approvato la proposta di aggiudicazione del bando da 1,8 milioni di euro avanzata con ribasso a base di gara del 3%.
Ora non resta che stipulare il contratto con il Comune di Sarzana: la procedura scelta dalla giunta Ponzanelli ha avuto difatti esito positivo nel rispetto dei tempi previsti, scongiurando il rischio concreto di veder naufragare il progetto a seguito della revoca del finanziamento Cipe.
La vicenda della piscina di Santa Caterina risale addirittura a 25 anni fa, quando il Comune approvò la realizzazione di strutture turistico-alberghiere con annesso impianto natatorio pubblico nell'omonima frazione del territorio.
Un tempo lunghissimo in cui l'iter dell'opera pubblica è stato caratterizzato da annunci e arresti. Fino a quando, lo scorso 9 marzo, grazie all'impegno del sindaco Cristina Ponzanelli nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Roderio, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha annunciato lo stanziamento di 300mila euro all'interno del fondo strategico regionale, quale unica possibilità per non perdere definitivamente il finanziamento Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) di 1milione e 500mila, prorogato inderogabilmente solo per opere appaltate entro e non oltre il 31 dicembre 2019. Da allora è cominciata una corsa contro il tempo nell'unico percorso individuato dall'Amministrazione Ponzanelli che ha quindi avuto esito positivo, per non lasciare definitivamente uno scheletro protagonista del quartiere di Santa Caterina.