Si terrà il prossimo 2 dicembre a La Spezia, alle ore 9,30 presso Fondazione Carispezia, Via Chiodo 36, il Consiglio regionale Uiltec al quale prenderà parte il segretario generale nazionale Uiltec Uil, Paolo Pirani. In questa occasione la Uiltec della Liguria vorrà affrontare, ancora una volta, una tematica che è priorità programmatica per il 2020: salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le stragi sul lavoro sono una questione culturale. Quante volte abbiamo sentito dire, in epilogo ad eventi funesti, che la causa è da ricercarsi nella mancanza di cultura della sicurezza?
Quante volte, all’indomani di eventi tragici, abbiamo visto i diversi attori in campo, più o meno istituzionali, dai loro pulpiti propinare soluzioni, strategie o azioni repressive destinate apparentemente ad arginare questa sordida strage?
In un mondo del lavoro in costante evoluzione, volto esclusivamente alla massimizzazione del profitto, dove l’evidente assenza di basi filosofiche indispensabili per una politica industriale corretta porta all’auto assolvimento del sistema, assistiamo all’affermarsi della logica del: “Abbiamo fatto il possibile, quello che accade è da attribuire alla mancanza della cultura della sicurezza nelle persone”.
“Laddove la promozione asettica della cultura della sicurezza, intesa come trasmissione di pratiche e comportamenti che caratterizzano un particolare gruppo umano, si avvia ad una evidente fase di stasi o di parziale inefficacia – dichiara Salvatore Balestrino, segretario generale Uiltec Liguria - è indispensabile, se non categorico, agire su altre leve, quindi agire su fattori più umani. In uno scenario stereotipato di promozione della sicurezza sul lavoro quale mero diritto spogliato del pathos che accompagna la tragedia umana che può conseguire al mancato comportamento sicuro, dobbiamo esigere che questo diritto si tramuti in esigenza sociale, in dovere imprescindibile”.
Non si tratta più di solo diritto di tutela alla salute ma il dovere di tornare dalla propria famiglia, il dovere di vivere e lavorare in salute, il dovere di contribuire con il proprio operato all’evoluzione della società, il dovere quale responsabilità più intima e profonda verso noi stessi e verso gli altri. “Non ci può essere cultura della sicurezza laddove non si scorge la scintilla del rifiuto incondizionato ad azioni contrarie alla salute della persona – termina Salvatore Balestrino - Dobbiamo approcciare a lavoro e sicurezza, quindi, come sinonimi indissolubili di uno stesso termine. Ben venga in tal senso la formazione quale contributo e stimolo alla crescita della persona, ma che attraverso di essa si faccia anche leva sulle emozioni e si metta a frutto per alimentare lo sdegno verso quelle attività lavorative che rifuggono dalla tutela della persona”.
Salvatore Balestrino, segretario generale Uiltec Liguria, unitamente a Papik Dal Degan, responsabile Sicurezza Uiltec Liguria e a Simone Palmieri, responsabile sicurezza Uiltec La Spezia, sostiene che è necessario dare alle persone gli strumenti per amare veramente la vita ed rifuggire da ciò che da essa ci vuol separare.
La parola d’ordine della Uiltec è: “AMIAMO LA VITA!”.