Tuttavia quando sei un campione, vuoi sempre dimostrare il tuo valore, accetti anche le sfide più difficili e cerchi di portarle a compimento nel miglior modo possibile, senza pensare a quello che sarebbe potuto essere o a quello che sarà, ma soltanto al presente, alla maglia che hai indosso e ad onorarla minuto dopo minuto. Stefano Okaka ha dimostrato tutto ciò indossando la casacca delle Aquile, arrivata dopo quella delle più blasonate Roma, Fulham e Parma, ma non per questo secondaria, è stato capace di comprenderne il valore e le necessità, sfoderando, in un momento di grave difficoltà, tutto il proprio carattere e la propria classe per risollevare le sorti dell'ambiente, trascinando la squadra di mister Cagni alla conquista di punti fondamentali per la permanenza nella serie cadetta. La rete siglata nel rotondo successo ai danni dell'Empoli, coincide con il settimo sigillo personale, che significa record di reti in carriera uguagliato, con la possibilità di incrementarlo già dalla sfida di Bari, proprio contro una delle sue ex squadre. Contro l'Empoli, oltre all'importante sigillo, Okaka è stato autore di una partita grintosa e gagliarda, svariando per tutto il fronte offensivo e mettendo in grossa difficoltà la retroguardia di mister Sarri, spesso costretta a raddoppiare se non triplicare la marcatura sul gigante aquilotto, capace di concludere l'azione, così come di servire preziosi assist ai compagni, che spesso l'hanno cercato per consentire alla squadra di guadagnare metri importanti. Ovviamente anche i tifosi aquilotti si sono accorti dell'ottima prestazione del numero 21 aquilotto, che ha così preceduto Mario Rui sul gradino più alto del podio di giornata, guadagnandosi il titolo di Aquilotto Reale per la partita contro l'Empoli.