Gli attivisti di Legambiente hanno fatto sventolare lo striscione “Nemico del clima” per denunciare l’impatto ambientale e climatico che la produzione di energia elettrica da fonti fossili porterà se si continuano a costruire nuove centrali inquinanti.
“Al contrario - afferma Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria - occorre indirizzare il modello di produzione energetica sulle fonti rinnovabili, sulla produzione capillare nel territorio, sullo stoccaggio dell’energia ed il suo risparmio, per evitare ulteriori aggravi delle conseguenze del cambiamento climatico”.
Da Goletta Verde vengono ribadite le richieste affinché si faccia un passo indietro sul progetto della centrale, in particolare chiedendo a Regione Liguria di non firmare l’intesa con il Ministero e venga sospeso l’iter progettuale.
Stefano Sarti, vicepresidente di Legambiente Liguria, chiede inoltre che si proceda nei tempi più stretti, e comunque entro il 2021 alla chiusura dell’attuale centrale a carbone: “chiediamo che si attivi un tavolo di confronto sulle diverse idee progettuali per realizzare un futuro rinnovabile per l’area della Spezia; si provveda subito a concordare un piano di bonifica delle aree dismesse, a partire da quelle attualmente inutilizzate e venga quantificato il danno sanitario e ambientale provocato dalle varie emissioni anche per valutare la sommatoria e le sinergie con eventuali altre emissioni”.