Sconfitta amara per lo Spezia a Cosenza: le Aquile rimangono in dieci dopo un quarto d’ora per l’espulsione di Mora, malgrado l’inferiorità numerica riescono a contenere la pressione del Cosenza grazie ad uno strepitoso Lamanna che prima para il rigore di Tutino e dopo si fa trovare sempre pronto, almeno fino al 10’ della ripresa.
La rete del vantaggio come l’azione del rigore arrivano da calcio d’angolo, bravo il capitano dei calabresi Dermaku ad anticipare tutti sulla spizzicata di testa di Embalo che va a sbattere sul palo. Lo Spezia a quel punto non demorde pur subendo il pressing dei padroni di casa riuscendo anzi a creare un paio di occasioni da gol, prima con Galabinov su punizione e subito dopo con Gyasi, subentrato a Da Cruz, bravo a dare un guizzo alla squadra ma poco fortunato ala pari di Okereke in fase conclusiva.
Per fortuna dello Spezia perdono anche le dirette avversarie alla griglia play-off, ovvero il Perugia che viene superato in casa dal Lecce per 2-1 e il Cittadella che sempre in casa propria subisce un pesante 3-1 dalla Cremonese. C’è da dire che per la prossima sfida al Picco,sabato prossimo alle 18 proprio contro il Perugia, Marino dovrà reinventarsi il centrocampo a causa delle assenze di Mora e Ricci, in diffida e ammonito dal fazioso arbitro Piscopo.
Da sottolineare l’ottima prestazione di Eugenio Lamanna, sia in occasione del rigore parato sia nelle numerose conclusioni degli uomini di Braglia. Bene anche Galabinov in parità numerica ma anche sotto di un uomo, valido il suo contributo ad evitare di essere troppo schiacciati dal Cosenza.
Davvero un peccato essere rimasti in dieci: lo Spezia sin dalle prime battute ha cercato di imporre il suo gioco e la sua migliore qualità tecnico-tattica, senza Mora (non uno qualunque) è saltato il filo logico della squadra di Marino, comunque brava a limitare i danni.
(Foto di repertorio)