Trasferta difficile per lo Spezia a Padova questo pomeriggio (Stadio Euganeo, fischio d'inizio ore 15) per tutta una serie di motivi. La squadra di mister Bisoli arranca nelle posizioni di bassa classifica, frutto di una pessima difesa (14 reti al passivo, la peggiore della B insieme al Foggia) e di un attacco che per ora stenta a emergere, ma la formazione veneta è più forte di quanto dica la classifica, e il suo sanguigno mister – che non ha mai vinto contro le Aquile – vuole assolutamente i 3 punti per non rischiare il posto.
Le statistiche a Padova sono negative per lo Spezia, che qui ha perso 13 volte, pareggiato 3 (con lo splendido 0-0 che nel 2006 regalò la serie B anticipata alla squadra di Soda) e 1 vittoria (in serie C), ma le statistiche spesso vengono sovvertite.
Mister Marino alle prese con una vera emergenza in attacco: dopo la rifinitura di ieri mattina il tecnico di Marsala ha diramato la lista dei 23 convocati tra cui non ci saranno Bidaoui e Okereke per noie muscolari, così come saranno assenti i lungodegenti Erlic e Mastinu. Regolarmente disponibile il bomber Andrey Galabinov, probabilmente in staffetta con il giovane islandese Gudjohnsen, fresco di convocazione con la U21 della sua Nazionale, mentre sulla fascia destra si candida Bastoni in alternativa a Vignali: i due talenti spezzini hanno provato e riprovato in settimana, probabile che uno dei due partirà dall'inizio, per dare un turno di riposo ad un Gyasi apparso un po' affaticato contro il Pescara.
Lo Spezia dovrebbe partire con Lamanna tra i pali, poker difensivo con Augello (o Crivello), Giani (o Capradossi), Terzi e De Col, in mezzo sempre da sinistra Crimi, Ricci ( o Maggiore) e Bartolomei, con Acampora pronto all'esordio, in attacco Pierini, Gala e Bastoni (o Vignali).
Il Padova dovrebbe rispondere con un 3-5-2 con Merelli tra i pali, da sinistra Trevisa, Capelli e Ravanelli in difesa, folta linea mediana composta da Contessa, Pulzetti, Serena, Broth e Salviato, in attacco Bonazzoli e Guidoni all'esordio da titolare.
Arbitro Fabio Piscopo (Imperia),assistenti Cangiano e Capone, quarto uomo D'Ascanio
